Coordinato dalla Procura della Repubblica di Bari, il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese, avvalendosi a sua volta del prezioso contributo sul piano tecnico del Nucleo speciale beni e servizi (che si interfaccia con Agcom) e il Nucleo speciale frodi tecnologiche (entrambi con sede nel complesso delle Fiamme gialle de La Rustica a Roma), sta dando esecuzione nei confronti di persone in corso di identificazione a un Decreto di sequestro preventivo d’urgenza per i reati di riciclaggio, ricettazione, accesso abusivo a un sistema informatico o telematico, furto e violazione della legge sul diritto d’autore (L. 633/41).
Esse, in concorso tra loro, introducendosi nei sistemi informatici di numerose società editrici di riviste, giornali e libri protetti da misure di sicurezza, avrebbero sottratto migliaia di file in formato PDF di materiali tutelati dal diritto di autore, riversandoli illecitamente in numerosi “canali” (almeno diciassette quelli individuati fino a ora) della piattaforma di messaggistica istantanea “Telegram”, permettendo così una tanto diffusa quanto abusiva diffusione in chiaro di migliaia di pubblicazioni di vari generi e tipi.
Il contesto giudiziario scaturisce dalla denuncia sporta all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) dalla Federazione italiana editori giornali (Fieg), denuncia risalente allo scorso 10 aprile.
È stata proprio quest’ultima a richiedere l’intervento dell’Autorità Giudiziaria ai fini di una più incisiva – e auspicabilmente definitiva – azione di contrasto al fenomeno della pirateria digitale, alquanto diffuso segnatamente sui social media.
Le indagini proseguono per ricostruire l’illecito giro di affari e individuare gli autori del reato nonché le responsabilità penali delle società coinvolte ai sensi del D.Lgs. 231/2001.