Quasi 1,3 milioni di domande o comunicazioni relativi alle moratorie sui prestiti e più di 20.000 richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (Pmi).
È quanto emerge dalle rilevazioni effettuate dalla task force* costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19.
La Banca d’Italia ha avviato una rilevazione statistica presso le banche, riguardante sia le misure governative di cui ai decreti legge «Cura Italia» e «Liquidità», sia le iniziative volontarie.
Sulla base di dati preliminari, al 17 aprile erano pervenute quasi 1,3 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti per oltre 140 miliardi.
Sulla base di una precedente rilevazione curata dall’Associazione bancaria italiana (Abi), al 3 aprile erano pervenute circa 660.000 domande, per un controvalore di 75 miliardi di prestiti.
Poco più della metà di esse provengono dalle imprese, a fronte di prestiti per 101 miliardi, mentre le oltre 600.000 domande delle famiglie riguardano prestiti per 36 miliardi.
Circa 42.500 domande hanno riguardato la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cosiddetto Fondo Gasparrini), per un importo medio di circa 99.000 euro.
Si può stimare che circa il 70% delle domande o delle comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche; solo l’1% circa è stato sinora rigettato, mentre la parte restante è in corso di esame.
Il Mediocredito Centrale (Mcc) segnala che sono complessivamente 22.480 le domande arrivate al Fondo di garanzia, dal 17 marzo ad oggi, per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti.
In particolare, delle 20.824 domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti «Cura Italia» e «Liquidità»:
5.200 arrivate nella sola ultima settimana, sono riferite a finanziamenti fino a 25.000 mila euro, con percentuale della copertura al 100%;
8.081 sono operazioni di garanzia diretta, con percentuale della copertura all’80%;
4.399 sono operazioni di riassicurazione, con percentuale della copertura al 90%;
898 sono operazioni di rinegoziazione e/o consolidamento del debito con credito aggiuntivo di almeno il 10% del debito residuo e con incremento della percentuale di copertura all’80% o al 90%;
33 sono operazioni riferite a imprese small mid cap con percentuale di copertura all’80% e al 90%;
2.213 sono operazioni con beneficio della sola gratuità della garanzia, che a normativa previgente erano a titolo oneroso.
Le 22.480 domande complessivamente arrivate al Fondo dal 17 marzo (di cui 1.656 relative alla previgente normativa) hanno generato un importo di 3,1 miliardi di euro, di cui circa 115,3 milioni di euro per le 5.200 operazioni riferite a finanziamenti fino a 25.000 euro, accessibili da meno di una settimana alla data della rilevazione.
* Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della task force per le misure a sostegno della liquidità. Fanno parte di essa il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Banca d’Italia, l’Associazione Bancaria Italiana, il Mediocredito Centrale, e la Sace.