Lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno dello Stato ebraico, ha neutralizzato una cellula di attivisti del movimento islamista Hamas che progettava una serie di attentati contro obiettivi di natura sia civile che militari, uno dei quali avrebbe dovuto essere compiuto nello stadio di calcio “Teddy” a Gerusalemme.
Nel comunicato diffuso dallo Shin Bet si afferma che un appartenente alla cellula terroristica, munito di una carta di identità israeliana, andò ad assistere nel dicembre scorso a una partita di calcio in quello stesso stadio allo scopo di studiarne le misure di sicurezza.
I tre membri della cellula armata islamista – precisa sempre il comunicato -, in precedenza avevano frequentato l’università di Bir Zeit, presso Ramallah (Cisgiordania), luogo dove in seguito erano arruolati da Hamas e inquadrati in una formazione clandestina che, secondo il sevizio di sicurezza interno israeliano, permane ancora «molto pericolosa e alla ricerca costante di successi».
Hamas ha intanto elogiato l’attentato avvenuto oggi ad Abu Dis, località presso Gerusalemme est, nel quale un militare israeliano è stato urtato da un furgone e poi accoltellato da un giovane estremista palestinese.
Il giovane è stato successivamente ricoverato allo Shaare Zedek Medical Center per le cure.
L’attacco è stato compiuto a un posto di blocco della Polizia militare all’accesso dell’insediamento ebraico di Ma’ale Adumim da un terrorista di venticinque anni, Ibrahim Helse, che è stato poi ucciso dalle forze di sicurezza israeliane.
L’episodio andrebbe collocato nella strategia di Hamas mirante a confermare agli occhi dei decisori politici e militari dello Stato ebraico, che i palestinesi sono più che determinati a lottare contro ogni progetto di annessione in Cisgiordania (come quello previsto della cosiddetta «fascia di scurezza» lungo il fiume Giordano) da parte israeliana.