Gli «Unbreakable» sono persone fuori dal comune che hanno affrontato e superato con coraggio sfide difficilissime, sia fisiche che emotive.
Attraverso le loro testimonianze il gruppo Toyota vuole celebrare coloro che hanno il coraggio di “sfidare l’impossibile”, poiché di fronte a insuccessi o avversità gli Unbreakable sono in grado di rinascere più forti di prima.
Per questo motivo sono fonte d’ispirazione per chiunque incontri ostacoli lungo il proprio percorso, infatti, il messaggio che si vuole far pervenire è che «niente è impossibile se ci si crede per davvero».
Protagonisti della campagna sono sette atleti italiani, olimpici e paraolimpici, rappresentanti del Toyota Team, si tratta di Bebe Vio, Ivan Zaytsev, Simona Quadarella, Andrea Pusateri, Vanessa Ferrari, Ivan Federico e Gabriele Detti.
Essi, accompagnati dalle toccanti note della Turandot di Giacomo Puccini, hanno dovuto rimandare uno degli appuntamenti più importanti della loro vita, le Olimpiadi e Paraolimpiadi di Tokyo, ma vogliono trasmettere egualmente il loro messaggio di perseveranza, determinazione e fiducia per una rinascita dopo questo drammatico periodo.
Nel momento in cui siamo tutti chiamati ad andare oltre il nostro quotidiano, lottando in una corsia di ospedale a fianco dei più deboli o, più semplicemente, restando a casa, il gruppo Toyota vuole esprimere agli italiani il proprio sentimento di speranza, incoraggiandoli al contempo prendendo ispirazione dal Kintsugi, l’antica arte della tradizione giapponese.
Secondo la tecnica del Kintsugi, il Doroppu (un vaso a forma di goccia) viene ricomposto usando filamenti d’oro per unire le fratture dopo essere stato rotto, diventando così unico e per questo ancora più prezioso.
È una metafora della vita ovviamente, nella quale, superando i momenti di difficoltà e le cadute, si cresce diventando migliori e più preziosi.
«Siamo un popolo unico, abituato da sempre a scrivere storie impossibili e a superare incredibili difficoltà – ha affermato commentando l’iniziativa Mauro Caruccio, amministratore delegato di Toyota Motor Italia -, e lo faremo anche questa volta. Le nostre cicatrici ci faranno diventare speciali e ripartiremo più forti, più uniti, più grandi».
