Nel mese di marzo 2020 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 32.200 milioni, in aumento di circa 12.000 milioni rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno (20.337 milioni).
Il fabbisogno dei primi tre mesi dell’anno in corso è di 30.803 milioni, in aumento di circa 2.100 milioni rispetto a quello registrato nel primo trimestre del 2019. Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di febbraio 2020.
Nel confronto con il corrispondente mese del 2019, il saldo ha risentito della diminuzione degli incassi fiscali, dovuti alla sospensione dei versamenti tributari e contributivi previsti dal D.L. n. 18 del 17.3.2020 (cd. “decreto Cura Italia”), e di una diversa calendarizzazione dei proventi delle aste delle quote CO2 che quest’anno saranno versate in quattro rate trimestrali a partire dal mese di aprile.
Dal lato della spesa si segnalano maggiori pagamenti degli Enti territoriali e maggiori prelievi da parte dell’Inps dovuti principalmente alle nuove misure messe in atto dal decreto “Cura Italia”.
La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una diminuzione di circa 600 milioni.
Inoltre, con riferimento ad alcune notizie circolate in questi giorni circa il volume aggiuntivo di emissioni di debito pubblico necessario per finanziare i provvedimenti del Governo e per tenere conto del nuovo contesto macroeconomico è utile precisare come i numeri circolati non abbiano fondamento.
Con la prossima elaborazione del Def sarà possibile avere alcune prime indicazioni quantitative. Le maggiori emissioni verranno comunque effettuate in modo da continuare a garantire condizioni di ordinato svolgimento delle negoziazioni sul mercato dei titoli di Stato.