CORONAVIRUS, criminalità. La Finanza arresta un latitante sbarcato a Civitavecchia dalla Spagna: «Se devo morire preferisco farlo a casa mia…»

Gli effetti della pandemia sui comportamenti della malavita: il rischio di contrarre la malattia è elevato e molti criminali preferiscono abbandonare i luoghi della latitanza, divenuti insicuri dal punto di vista sanitario, per fare rientro in Italia

Un pregiudicato originario di Cerignola (Foggia) ricercato all’estero per reati di droga è stato bloccato nei giorni scorsi al porto di Civitavecchia dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma mentre sbarcava da una motonave proveniente dalla Spagna, che era salpata da Barcellona e aveva fatto scalo a Porto Torres in Sardegna.

Nel corso di controlli di routine nel presidio permanente del porto, importante punto di ingresso nel territorio nazionale italiano, gli uomini della Compagnia della città portuale laziale, insospettiti da alcune anomalie notate sui documenti di riconoscimento che il ricercato aveva esibito, hanno deciso di procedere a un approfondimento della sua identità.

I successivi rilievi foto-dattiloscopici effettuati hanno dunque consentito di appurare la reale identità del soggetto, quella cioè di un pluripregiudicato tempestivamente sottrattosi nello scorso novembre a un provvedimento restrittivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari all’esito di indagini svolte nei confronti degli esponenti di un clan criminale attivo nel Foggiano e nel Barese, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, al traffico di armi e alle estorsioni.

Il latitante, personaggio la cui caratura criminale viene considerata di medio livello, è stato quindi arrestato e successivamente tradotto presso la casa circondariale di Aurelia (Civitavecchia).

Allo stato attuale l’uomo non risulta positivo al test Covid-19. Egli, volta vistosi scoperto, ha commentato umoristicamente la propria situazione, affermando che: «Se devo morire preferisco farlo in Italia».

E, in effetti, questa micidiale pandemia si sta riflettendo pesantemente anche sui comportamenti dei criminali, laddove non pochi di essi preferiscono fare ritorno nel proprio Paese piuttosto che proseguire la loro latitanza all’estero, magari in luoghi ad alto rischio per la salute, come la Spagna in queste settimane.

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