CORONAVIRUS, emergenza e illeciti. Roma: mascherine insicure e igienizzanti spacciati per biocidi

Frodi in commercio all’Esquilino, al Prenestino e ad Ardea: la Guardia di Finanza denuncia a piede libero alcuni cittadini italiani e un cinese

Come in tutto il resto del Paese, proseguono senza sosta anche nella capitale e nella provincia di Roma i controlli delle Forze dell’Ordine in funzione del contrasto delle condotte fraudolente di alcuni individui che approfittano della particolare situazione venutasi a creare a seguito dell’epidemia da Covid-19.

Nel corso di un controllo presso una parafarmacia situata nel centralissimo rione Esquilino, i militari del II Nucleo operativo metropolitano della Guardia di Finanza hanno sequestrato 15.700 mascherine di produzione indiana, manufatti sprovvisti del marchio di qualità CE e anche prive di alcun confezionamento in grado di salvaguardarne la sterilità.

8.000 pezzi sono stati rinvenuti all’interno dell’esercizio commerciale, mentre altri 7.700 erano stoccati nel bagagliaio dell’autovettura di proprietà del titolare, persona in seguito denunciata alla Procura della Repubblica per il reato di frode in commercio.

Più di 3.500 mascherine chirurgiche monouso, anch’esse non conformi alla normativa comunitaria e nazionale, sono state invece rinvenute dalle Fiamme gialle del III Nucleo operativo metropolitano in una rivendita nel quartiere Prenestino gestita da un cittadino cinese.

Questi, sfruttando l’incremento esponenziale della domanda di tali specifici dispositivi di protezione individuale, si era procurato il materiale e le attrezzature necessarie a una loro produzione illegale, manufatti successivamente immessi sul mercato.

Colto in flagranza di reato mentre era intento al confezionamento dei materiali, è stato anch’egli segnalato all’Autorità giudiziaria per il reato di frode in commercio.

Infine, in una ferramenta di Ardea la Compagnia di Pomezia ha rinvenuto una settantina di flaconi confezionati artigianalmente che recavano indicazioni errate sull’idoneità del prodotto a eliminare batteri, funghi e virus, dunque potenzialmente ingannevoli per la clientela, indotta a ritenere il prodotto efficace ai fini dell’igienizzazione.

Gli accertamenti effettuati dai Finanzieri per ricostruire la filiera distributiva hanno portato al sequestro di un altro migliaio di flaconi dello stesso tipo.

Il titolare della società di distribuzione è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Velletri per frode in commercio.

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