A seguito del manifestarsi del fenomeno epidemiologico Coronavirus e in applicazione dei provvedimenti che il Governo ha progressivamente messo in campo, Fincantieri ha posto in essere una serie di provvedimenti volti a prevenire e contrastare la possibilità di contagio nei propri stabilimenti industriali.
Coerentemente a ciò Fincantieri vuole ancora una volta porre al centro delle priorità aziendali la salvaguardia del proprio personale e di quello delle ditte dell’indotto che con essa fanno sistema, nonché adeguarsi alle attuali necessità del Paese.
Per questo motivo, come tra l’altro era stato chiesto dalle organizzazioni sindacali nazionali nel comunicato delle segreterie Fim-Fiom-Uilm datato 12 marzo, la società ha deciso di sospendere le attività produttive nei siti italiani del Gruppo dal 16 al 29 marzo, disponendone la chiusura con ricorso alle ferie collettive, anticipandole rispetto al godimento nel consueto periodo estivo.
Tale decisione è stata presa nella consapevolezza che la sospensione delle attività per un periodo di quattordici giorni è coerente con le indicazioni imposte dalle autorità sanitarie in tema di quarantena al fine di ridurre le possibilità di contagio, rispondere alle misure governative di restrizione, nonché consentire a tutti i lavoratori di porre in essere adeguati comportamenti per affrontare l’emergenza.
Nel comunicato stampa diffuso da Trieste si afferma che: «La modalità adottata, alla normalizzazione della situazione, consentirebbe di ripartire “ventre a terra” per salvaguardare il futuro dell’azienda e del Paese e, peraltro, non si tradurrà in una perdita economica per i lavoratori».
«Solo in questo modo – prosegue la nota di Fincantieri -, senza nessun reale sacrificio rispetto allo stato di emergenza dell’Italia, potremo non pregiudicare il nostro futuro, salvaguardare la continuità operativa dell’azienda, il mantenimento dei livelli occupazionali e la credibilità guadagnata da Fincantieri con la propria clientela nazionale ed estera e quest’ultima potrà trovare l’assicurazione, a situazione normalizzata, che le consegne successive saranno rispettate adempiendo alle scadenze di contratto».
Fincantieri: production activities to be suspended for two weeks. Following the Coronavirus emergency and in order to apply the measures that the Italian Government has gradually determined, Fincantieri has promptly carried out a series of actions aimed at preventing and countering the chance of infections in its shipyards.
In line with this, Fincantieri considers its key priorities – once again – the protection of its personnel and subcontractors, as well as meeting the current needs of our country. For this reason, and as requested by the Italian trade unions in the March 12 press release of the Fim, Fiom, and Uilm secretariats, the company decided to suspend production activities at the Italian sites of Fincantieri SpA.
From March 16 to March 29, the production will be suspended through the anticipation of the collective holidays with respect to their traditional use in the summer period.
This decision has been taken considering that the suspension of activities for a 14 day-period is consistent with the indications imposed by the health authorities regarding quarantine in order to reduce the chance of infection, meet the government restriction measures, as well as allow all the workers to carry out appropriate actions to tackle emergency.
The chosen solution, once the situation is normalized, would allow to restart again at full power in order to protect the future of our company and of our country, without resulting in an economic loss for the workers.
Only by doing so, with a small sacrifice compared to Italy’s state of emergency, we will avoid jeopardizing our future while protecting the company’s operational continuity, as well as maintaining the employment levels and the trustworthiness gained by Fincantieri with its domestic and foreign customers, which can be assured that, once the situation is normalized, the following ship deliveries will be performed in compliance with the contractual deadlines.
