Eni ha firmato ieri una serie di accordi con la Repubblica Araba d’Egitto (ARE), la Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), la Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS) e la società spagnola Naturgy, che aprono la strada per il riavvio dell’impianto di liquefazione di Damietta in Egitto, previsto entro il prossimo mese di giugno.
L’impianto di liquefazione, di proprietà della società SEGAS, partecipata al 40% da Eni attraverso Union Fenosa Gas (50% Eni e 50% Naturgy), ha una capacità di 7,56
miliardi di metri cubi all’anno, ma è fermo dal novembre del 2012.
Anche grazie alla rapida messa in produzione delle nuove scoperte di gas naturale di
Eni, soprattutto dai campi di Zohr e Nooros, l’Egitto ha riacquistato la piena capacità
di soddisfare la domanda interna di gas e può destinare la produzione eccedente
all’esportazione attraverso gli impianti di GNL.
Gli accordi prevedono la risoluzione amichevole delle dispute pendenti di Union Fenosa Gas e SEGAS con EGAS e ARE e la successiva ristrutturazione societaria
della stessa Union Fenosa Gas, i cui asset saranno ripartiti fra i soci Eni e Naturgy.
In particolare, la partecipazione di Union Fenosa Gas nell’impianto di Damietta (80%) sarà trasferita per il 50% ad Eni e per il 30% ad EGAS.
Il risulante shareholding di SEGAS sarà quindi Eni 50%, EGAS 40% e EGPC 10%.
Eni inoltre subentrerà nel contratto di acquisto del gas naturale destinato all’impianto e riceverà diritti di liquefazione corrispondenti, aumentando cosí i volumi di GNL in portafoglio di 3,78 miliardi di metri cubi all’anno, che saranno disponibili su base FOB, senza restrizioni di destinazione.
Per quanto riguarda le attività di Union Fenosa Gas fuori dall’Egitto, il Gruppo di piazza Mattei subentrerà nelle attività di commercializzazione di gas naturale in Spagna, rafforzando la sua presenza nel mercato europeo del gas.
L’operazione di oggi consente di rafforzare la presenza di Eni nel Mediterraneo orientale, regione chiave per l’approvvigionamento di gas naturale, una risorsa
fondamentale per la transizione energetica.
L’operazione consente di rafforzare gli obiettivi strategici di Eni in termini di crescita del portafoglio GNL, in particolare in Egitto dove Eni è il principale produttore di gas.
L’efficacia degli accordi è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive.
L’accordo è di primaria importanza per tutte le parti coinvolte e risolve tutte le dispute pendenti.
In particolare, l’Egitto prosegue sul percorso di valorizzazione delle importanti risorse energetiche sviluppate nel Paese da Eni e riattiva un asset strategico per il Paese, mentre Eni completa un importante riassetto del proprio portafoglio di attività nell’area del Mediterraneo.
Eni reaches agreement with partners to amicably resolve the disputes affecting Union Fenosa Gas allowing the restart of the Damietta liquefaction plant in Egypt
Eni signed today a series of agreements with the Arab Republic of Egypt (ARE), the Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), the Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS) and the Spanish company Naturgy, which pave the way for the restart the Damietta liquefaction plant in Egypt by June 2020.
The liquefaction plant’s owner is the company SEGAS, which is 40% owned by Eni
through Union Fenosa Gas (50% Eni and 50% Naturgy). The plant has a capacity of
7.56 billion cubic meters per year, but has been idle since November 2012.
Also thanks to the fast time to market of Eni’s new natural gas discoveries, especially
the ones in the Zohr and Nooros fields, Egypt has regained its full capacity to meet
domestic gas demand and can allocate surplus production for export through its LNG plants.
The agreements provide for the amicable resolution of the pending disputes of Union Fenosa Gas and SEGAS with EGAS and ARE, and the subsequent corporate restructuring of Union Fenosa Gas, whose assets will be divided between the shareholders Eni and Naturgy.
In particular, the participation of Union Fenosa Gas in the Damietta plant (80%) will be transferred 50% to Eni and 30% to EGAS. The resulting shareholding of SEGAS will
therefore be Eni 50%, EGAS 40% and EGPC 10%.
Eni will also take over the contract for the purchase of natural gas for the plant and will receive corresponding liquefaction rights, thus increasing the volumes of LNG in its portfolio by 3.78 billion cubic meters per year, which will be available on an FOB basis, with no destination restrictions.
As regards Union Fenosa Gas’ assets outside Egypt, Eni will take over the commercial
activities of natural gas in Spain, strengthening its presence in the European gas market.
Today’s operation strengthens Eni’s presence in the East Mediterranean, a key region for the supply of natural gas – a fuel that is instrumental for the energy transition. It allows to reinforce Eni’s strategic objectives in terms of growth of its LNG portfolio, in particular in Egypt, where the Company is the main gas producer.
The effectiveness of the agreements is subordinated to the occurrence of certain
conditions precedent.
The agreement is of primary relevance for all the parties involved and resolves all
pending disputes. In particular, Egypt continues along the path of valorization of the
important energy resources developed in the country by Eni and reactivates a strategic asset for the country, while Eni completes an important.