VATICANO, Chiese orientali. Bergoglio nomina il nuovo segretario della Congregazione delle Chiese Orientali

Giorgio Demetrio Gallaro, settantaduenne vescovo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, sostituisce Cyril Vasil, nominato amministratore dell’eparchia di Košice. Il pontefice sceglie un altro vescovo di rito orientale quale numero due della Congregazione

Con il ritorno in Slovacchia dell’arcivescovo Cyril Vasil, nominato amministratore dell’Eparchia di Košice, il pontefice ha affidato la segreteria della Congregazione delle Chiese Orientali al vescovo settantaduenne Giorgio Demetrio Gallaro, dell’Eparchia di Piana degli Albanesi che già serviva come consultore della Congregazione, e che ora assume anche il titolo personale di arcivescovo.

Nella Chiesa cattolica di rito orientale l’eparchia corrisponde alla diocesi.

Il religioso si è formato presso il seminario di Noto, quindi ha studiato a Los Angeles, dove è stato ordinato sacerdote nel 1972, svolgendo poi la funzione di parroco in numerose parrocchie di rito orientale negli Usa.

Dal 1987 è incardinato nell’eparchia di Newton dei Melchiti, ma ha anche insegnato nell’eparchia di Pittsburgh e in quella di Stamford. Dal 31 marzo 2015 è eparca di Piana degli Albanesi.

Le comunità albanesi iniziarono a stabilirsi in Italia a seguito della prima diaspora risalente al XV secolo, dando sempre prova di fedeltà alla Sede apostolica, seppure si verificarono frizioni tra quest’ultima con i fedeli di rito bizantino a causa del tradizionale rito ortodosso seguito dagli italo-albanesi, al punto che Clemente VIII giunse a limitarne notevolmente le pratiche religiose.

Soltanto nel 1867, Pio IX rinunciò formalmente alla preminenza del rito latino sugli altri riti, svolta che nell’ultimo scorcio del XIX secolo consentì una serie di aperture che portarono, dapprima all’erezione dell’Eparchia di Lungro, in Calabria, nel 1919, quindi a quella di Piana dei Greci, oggi Piana degli Albanesi.

L’Eparchia di Piana dei Greci è stata istituita il 26 ottobre 1937 con la Costituzione Apostolica Sedis. Essa includeva tutti i fedeli, il clero, le parrocchie dei comuni di Piana degli Albanesi, Contessa Entellina, Mezzoiuso, Palazzo Adriano, nonché i fedeli che risiedevano a Palermo e facevano capo alla parrocchia concattedrale di S. Nicolò dei Greci alla Martorana.

Il primo Eparca fu il cardinale Luigi Lavitrano, allora arcivescovo di Palermo.

Nel 1960, papa Giovanni XXIII con la Bolla Orientalis Ecclesiae affidò all’Eparchia di Piana i fedeli, il clero e le parrocchie di rito romano presenti nei territori dei cinque comuni arbëreshë. Nel 1967 venne poi nominato vescovo residenziale Giuseppe Perniciaro.

L’Eparchia, assieme alle altre due circoscrizioni orientali cattoliche di Lungro e Grottaferrata, nel 1940 e nel 2005 ha celebrato due sinodi.

Si legge nel sito web dell’Eparchia che: «Sin dai primi anni del secolo scorso, ancor prima della sua erezione, la vocazione ecumenica dell’Eparchia ha rivolto le sue forze alla diffusione della conoscenza dell’Oriente ortodosso fondando l’Associazione Cattolica per l’Oriente Cristiano (ACIOC) aprendo sedi nelle principali città italiane, celebrando ogni anno la Settimana per l’Oriente Cristiano e agli inizi del 1960 fondando la rivista “Oriente Cristiano”, ancora in pubblicazione. Non meno importante lo sforzo di far conoscere la Chiesa Cattolica agli Orientali coinvolgendo la Chiesa di Sicilia a scambi di visite tra le rispettive gerarchie di Grecia e di Sicilia».

Tra le attività svolte, nel 2018 figura anche la pubblicazione di “Luce di vita”, un catechismo delle Chiese bizantine.

A questo punto, da oltre Tevere è stato completato l’organigramma della Congregazione delle Chiese orientali, questo dopo che lo scorso 3 febbraio Bergoglio aveva nominato don Flavio Pace sottosegretario in sostituzione di don Lorenzo Lorusso.

Si attende ora la probabile nomina di un nuovo Prefetto, poiché il cardinale Leonardo Sandri ha settantasei anni, dunque ha superato l’età canonica (settantacinque anni) per la rinuncia.

Egli, recentemente ha ricevuto la nomina a vice decano del Collegio cardinalizio, dunque – se sopravviverà – sarà lui a guidare il conclave, dato che il decano (cardinale Giovan Battista Re) ha oggi ottantasei anni e ha superato il limite degli ottanta anni stabilito per la partecipare a un conclave.

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