AMBIENTE, discariche abusive. Polignano a Mare: rinvenute decine di tonnellate di rifiuti, tra questi faldoni pieni di cartelle sanitarie dell’Asl di Bari

La Guardia di Finanza ha sequestrato il sito in abbandono da anni. Il proprietario è il Comune, su di esso avrebbe dovuto sorgere un mercato coperto, adesso l’ente territoriale dovrà pagare, in solido, l’ecotassa dovuta e le pertinenti sanzioni amministrative

Nel quadro del piano di controllo del territorio finalizzato a prevenire e reprimere traffici illeciti, attività coordinata dal I Gruppo della Guardia di Finanza di Bari, i militari della dipendente Compagnia di Monopoli hanno effettuato un’operazione di servizio a contrasto dei reati ambientali, sottoponendo a sequestro una discarica abusiva di un’area avente la superficie di 16.822 metri quadrati sita nel comune di Polignano a Mare.

Si tratta di attività condotte anche in attuazione della Convenzione stipulata tra la Regione Puglia, la Guardia di Finanza, l’Arpa Puglia e altri attori istituzionali in materia di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio regionale al fine di assicurare il miglioramento dell’efficacia complessiva del contrasto agli illeciti ambientali, anche sotto il profilo fiscale.

La discarica abusiva individuata dai militari delle Fiamme Gialle è sita nei pressi di tre enormi fabbricati scheletro di proprietà del Comune di Polignano a Mare, il cui accesso, in assenza di recinzioni e dispositivi di sicurezza, era possibile per chiunque.

Nell’area antistante e all’interno degli immobili – originariamente progettati per divenire il nuovo mercato ortofrutticolo della cittadina pugliese, ma abbandonati ormai da diversi decenni – si trovavano abbandonati al suolo rifiuti speciali (materiali ferrosi, rottami di autoveicoli, bitume, plastiche, oli esausti, pneumatici fuori uso, Raee, eccetera), quantificati dai militari in oltre 600 metri cubi.

Tra i cumuli di rifiuti sono stati rinvenuti anche diversi faldoni contenenti documentazione sanitaria risalente nel tempo prodotta dall’Asl (azienda sanitaria locale) di Bari contenente dati sensibili, in quanto riconducibili a patologie di cittadini, un abbandono di documentazione in totale spregio della normativa in materia di tutela della privacy.

Documentazione che è stata inventariata e sequestrata, notiziando del fatto la competente Autorità giudiziaria.

La discarica abusiva scoperta è risultata particolarmente pericolosa per l’ambiente a causa del materiale ivi contenuto, suscettibile di contaminare il terreno e inquinare l’aria in caso di incendio.

Ma non solo, l’abbandono illegale dei rifiuti ha anche determinato rilevanti ricadute nei termini dell’evasione della cosiddetta «ecotassa», cioè di quello speciale tributo previsto per il deposito in discarica di rifiuti solidi che si applica anche a chiunque esercita illecitamente l’attività di discarica abusiva, ovvero abbandona, scarica ed effettua deposito incontrollato di rifiuti e che ha quale finalità quella di garantire il ristoro del danno ambientale, nonché quella di dissuadere dalla commissione di illeciti ambientali.

Le Fiamme gialle hanno perciò proceduto a constatare a carico del Comune di Polignano a Mare, quale obbligato in solido, l’ecotassa dovuta e le pertinenti sanzioni amministrative.

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