UNIONE EUROPEA, bilancio. Il Consiglio europeo straordinario sarà un «vertice complicato»

In un quadro di scarse risorse si cercherà un accordo sul bilancio europeo di lungo termine e sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Gli aspetti controversi. Conte ha ottenuto comunque il favore di Camera e Senato, per il Presidente del Consiglio «non va accettato un compromesso a ogni costo»

Sia al Senato (nella mattinata) che alla Camera dei Deputati (nel pomeriggio) hanno avuto luogo il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha riferito in Parlamento sul Consiglio europeo straordinario sul bilancio europeo di lungo termine e sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 che avrà luogo il 20 febbraio a Bruxelles.

Approvate le risoluzioni presentate dai gruppi parlamentari di maggioranza che sostengono il Governo, cioè i documenti che stabiliscono le linee-guida alle quali l’esecutivo dovrà attenersi nel corso delle trattative con e gli altri Stati membri dell’Unione europea e gli impegni che esso potrà assumere nel medesimo contesto.

Le risoluzioni impegnano il Governo a lavorare affinché al vertice europeo si possa pervenire a  un’intesa finale sul quadro finanziario pluriennale da stabilire per i prossimi sette anni, evitando in questo modo ulteriori ritardi che potrebbero comportare gravi ricadute sulla programmazione economica, sui prossimi programmi di spesa e sull’efficiente impiego delle risorse disponibili, tenendo presente l’esigenza di definire un quadro finanziario pluriennale (Qfp) ambizioso, in grado di sostenere adeguatamente l’agenda strategica europea concordata per il ciclo istituzionale appena avviato, quello dell’attuale Commissione presieduta da Ursula Gertrude von der Leyen.

Dunque, seppure tra le dure critiche delle opposizioni, il capo dell’esecutivo giallo-rosso ha ricevuto il via libera dal Parlamento italiano.

Egli, nella mattinata del 19 febbraio, aveva comunque espresso alcune proprie riserve sulla proposta europea relativa al quadro finanziario ritenendola «inadeguata», sottolineando che «non bastano lievi avanzamenti, poiché un bilancio insufficiente alle esigenze dei cittadini sarebbe una sconfitta politica».

Dal canto suo, il leader di Italia viva Matteo Renzi aveva dichiarato che «sarebbe sbagliato dividersi sulla politica europea», aggiungendo poi che «Conte al Consiglio europeo ci rappresenta appieno».

Il leghista Matteo Salvini, invece, ha attaccato la maggioranza al governo del Paese affermando che: «Se hanno dignità e coraggio dicano: “Ci abbiamo provato”, e che “non andiamo d’accordo su nulla tranne sul fatto che ci sta antipatico Salvini”, quindi sfiducino questo governo e si vada alle elezioni».

Il negoziato di giovedì 20 febbraio andrà avanti a hanno cancellato gli altri appuntamenti in agenda e sono pronti a negoziare a oltranza.

I governi italiano e spagnolo, unitamente al presidente del Parlamento europeo David Sassoli, si preparano allo scontro sulla proposta del presidente del Consiglio europeo Charles Michel relativa al nuovo bilancio Ue ritenuta «insufficiente» a condurre a un’intesa, mentre a parere del ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri essa «non è abbastanza ambiziosa».

La trattativa sugli oltre mille miliardi da stanziare a copertura del finanziamento, tra gli altri, del cosiddetto “Green New Deal”, considerato da Roma essenziale, che potrebbe perdere parte dei fondi destinati all’agricoltura ottenendo però risorse per la gestione dell’immigrazione.

Nella proposta di Michel è previsto anche il gettito di una tassa che disincentivi l’utilizzo della plastica non riciclabile, una plastic tax europea che si applicherebbe a fronte di quella nazionale rinviata a luglio per l’opposizione di Italia viva di Renzi.

Il nuovo Quadro finanziario pluriennale (Multiannual financial framework) quest’anno dovrà poi fare i conti con il Brexit, dato che Londra era un contributore netto, quindi con minori finanze in bilancio rispetto al passato.

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