CULTURA, letteratura. Crimine e riscatto sociale nell’ultimo romanzo di Paul Beatty, “Tuff e la sua banda”

Pubblicato da Fazi Editore, il romanzo è uno stravagante ed esilarante grido d’allarme proveniente da Harlem, il cuore di New York. Dai quartieri popolari degradati, dove attraverso la poesia si esprime la dignità della strada

Winston Foshay, detto Tuff, è un energumeno di Harlem che ha abbandonato la scuola, si è sposato giovanissimo con la fidanzata incinta e lavora come picchiatore nel giro dello spaccio.

Dopo essere sopravvissuto a un regolamento di conti tra bande rivali decide di dare una svolta alla sua vita e di aderire al Programma Fratello Maggiore, che prevede un intervento nel senso dell’assistenza psicologica e sociale ai ragazzi che si trovano in condizioni svantaggiate.

Il suo mentore è Spencer Throckmorton, un afro convertito all’ebraismo e diventato rabbino.

Dopo lunghe discussioni con Spencer, la moglie Yolanda, il padre Clifford (ex militante delle Pantere Nere) e gli amici – tra i quali emerge la figura di Fariq, disabile, musulmano e antisemita -, Winston decide di presentarsi alle elezioni comunali grazie anche al finanziamento della sua campagna elettorale di Inez Nomura, una nippoamericana a sua volta ex militante delle Pantere nere è alla ricerca di un “nuovo” Malcolm X.

La sua popolarità nel quartiere – dove egli conosce ogni persona -, la fama di spaventoso figlio di puttana sommata a un paio di giorni trascorsi in carcere ad arringare i compagni di ghetto dopo essersi fatto arrestare con un pretesto, gli fanno guadagnare sempre maggiori consensi.

Si tratta di un romanzo graffiante, adrenalinico e pieno di ritmo, al pari delle strade di Harlem che racconta. In esse si ritrova il genio, l’umorismo feroce e la creatività verbale di Paul Beatty, vincitore del Man Booker Prize 2016 con l’indimenticabile “Lo schiavista”, un autore che viene ritenuto tra le voci più originali e brillanti dell’America di oggi.

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