SANITÀ, epidemia coronavirus. Oltre 40.000 casi confermati in Cina, 309 i decessi; intanto a Palazzo Chigi vertice interministeriale di emergenza

Nota ufficiale della Presidenza del Consiglio: «Avviata istruttoria per adozione di misure di contenimento degli effetti negativi dell’emergenza sul sistema economico e produttivo italiano». Intanto viene mantenuto il blocco dei voli dalla Cina

I dati ufficiali diffusi oggi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) nel corso della quotidiana conferenza stampa tenuta presso la sede di Ginevra indicano che al 10 febbraio 2020 sono ormai 40.235 i casi di coronavirus confermati nel territorio della Repubblica Popolare cinese, con 309 decessi.

Nel mondo, dunque al di fuori del Paese asiatico, sono invece stati registrati 319 casi in 24 Stati del mondo, con un solo decesso.

Il quadro generale della situazione non sarebbe dunque mutato, poiché il 99% dell’incidenza dell’epidemia rimarrebbe dunque circoscritta alla Cina, mentre il 2% del totale dei casi registrati è risultato letale, un dato di statistica sanitaria ritenuto ovviamente ancora eccessivamente elevato.

A tale riguardo, il Direttore generale dell’Oms ha affermato: «Mi chiedono se la situazione stia andando meglio o peggio, beh, stiamo svolgendo diverse attività per accertarcene e rispondere a questa domanda».

In Italia, al fine di definire ulteriormente le modalità mediante le quali affrontare l’emergenza posta dalla diffusione del coronavirus, nella giornata di ieri ha avuto luogo a Palazzo Chigi un vertice interministeriale presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.

Nel corso dei lavori si è fatto un aggiornamento relativo ai rischi sanitari derivanti dall’epidemia diffusasi a partire dalla Cina Popolare, affrontate inoltre nella medesima sede tutte le implicazioni dovute all’emergenza, in particolare quelle di natura economica e turistica.

Al termine, la Presidenza del Consiglio ha diffuso una nota ufficiale nella quale si afferma che:

«Il Governo italiano continuerà a perseguire una linea di massima precauzione con l’obiettivo prioritario di assicurare la tutela della salute di tutti i cittadini, come ha fatto fino a ora  con le misure già assunte.

Il Governo continuerà inoltre ad aggiornarsi con vigile attenzione, avendo cura che tutte iniziative restino costantemente adeguate ai criteri di proporzionalità e adeguatezza fin qui adottati.

Inoltre, il Governo continuerà a promuovere iniziative di sostegno umanitario, anche a livello europeo, e di solidarietà nei confronti del popolo cinese e sono allo studio anche iniziative di collaborazione scientifica al fine di sostenere il grande sforzo delle autorità di Pechino.

Infine, il Governo ha avviato una istruttoria per l’adozione di misure di contenimento degli effetti negativi dell’emergenza sul sistema economico e produttivo italiano».

Al riguardo, sull’argomento dei voli provenienti dalla Cina è tornato a esprimersi il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, che ha affermato che il blocco dei voli diretti tra Italia e Cina verrà mantenuto fino a quando la comunità scientifica non renderà noto l’avvenuta verifica di un rallentamento dei contagi, «in ogni caso – ha poi aggiunto il titolare del dicastero della Farnesina – noi continueremo a supportare i nostri connazionali in Cina. Vogliamo dare una mano al Paese amico, la Cina».

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