TERRORISMO, al-Qaeda. Yemen, gli americani eliminano Qasim al-Raymi, leader locale dell’organizzazione jihadista

Il fondatore e leader del ramo yemenita dell’organizzazione terroristica jihadista, considerato tra i più pericolosi terroristi, è stato eliminato nel corso di un raid effettuato nella località di Al Baydà da un velivolo a pilotaggio remoto (UCAV). Il raid è stato ordinato dal presidente Usa Trump. In precedenza gli americani sul terrorista avevano posto una taglia di dieci milioni di dollari

Il fondatore e leader del ramo yemenita dell’organizzazione terroristica jihadista al-Qaeda, Qasim al-Raymi, considerato tra i terroristi più pericolosi sulla quale gli Usa avevano posto una taglia di dieci milioni di dollari, è stato eliminato nel corso di un raid effettuato nella località di Al Baydà mediante un velivolo a pilotaggio remoto (UCAV) ordinato dallo stesso presidente americano Donald Trump.

Lo ha reso noto ieri la Casa Bianca, confermando in questo modo le indiscrezioni filtrate alla stampa nei giorni precedenti

Qasim Muhammad Mehdi al-Raymi, nato a Nimr quarantadue anni fa, nel tempo si era andato affermando nella galassia jihadista un tempo facente capo a Usama bin Laden, finendo per divenire l’emiro di al-Qaeda nella Penisola arabica (Aqap).

Negli anni Novanta ne era stata registrata la presenza in Afghanistan, dove aveva operato come addestratore in uno dei tanti campi degli islamisti radicali.

Figura tra i ventitré uomini fuggiti dalla prigione yemenita di Sana’a il 3 febbraio del 2006, una delle frequenti evasioni di massa verificatesi nello Yemen che vide tra i protagonisti anche Nasir al-Wahishi, islamista radicale che in seguito avrebbe fondato la rete di AqapP.

Qasim al-Raymi era stato incarcerato in quanto sospettato di avere partecipato alla organizzazione e all’esecuzione di una serie di attentati terroristici contro alcune ambasciate di stati esteri nella capitale yemenita.

Nel 2009, il governo yemenita accusò al-Raymi di essere il responsabile della gestione di un campo di addestramento della formazione qaedista nella provincia di Abyan, gestendo la formazione sia di reclute che di veterani confluiti nello Yemen dai vari fronti del jihad.

Dopo essere stato comandante militare dell’AQAP, a seguito della morte di Nasir al-Wahishi, avvenuta il 12 giugno 2015, ne divenne leader supremo.

Il gruppo da lui guidato ha rivendicato la responsabilità di due attentati suicidi che provocò la morte di sei turisti occidentali, inoltre lo stesso al-Raymi risulterebbe implicato nell’assalto alla sede diplomatica statunitense a Sana’a compiuto nel settembre 2008, nel corso del quale un gruppo di terroristi fece esplodere alcune bombe, lanciando granate a propulsione a razzo. Allora il bilancio fu di dieci guardie yemenite e quattro civili uccisi, oltre a sei terroristi.

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