La presidenza delle Commissioni parlamentari riunite di Affari Costituzionali e Bilancio della Camera dei Deputati ha bocciato circa ottocento emendamenti al Decreto cosiddetto «mille proroghe» in quanto ritenuti inammissibili per estraneità di materia.
Tra i respinti c’è anche quello a prima firma dell’onorevole Riccardo Magi di +Europa, che chiedeva la legalizzazione della cannabis light, richiesta firmata da una trentina di parlamentari di Movimento 5 stelle, Partito democratico, Liberi e uguali e, appunto, +Europa.
In esso si contemplava la libera vendita di preparati contenenti in quantità molto ridotte THC (delta 9 tetraidrocannabinolo, comunemente noto come «THC»), cioè il principio attivo che caratterizza i prodotti derivati dalla cannabis sativa.
Obiettivo dei firmatari era quello di giungere a consentire la coltivazione, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti e preparati per qualsiasi uso il cui contenuto di THC non fosse superiore al limite dello 0,5%.
Con il termine «cannabis» o «cannabinoidi» si indicano tutte le sostanze psicoattive ottenute dalle infiorescenze femminili della pianta di cannabis sativa.
Si tratta di circa sessanta componenti attivi, tra i quali figurano il già citato tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo (CBD) e il cannabinolo (CBN).
I derivati della cannabis sono le droghe più diffuse tra i consumatori di queste sostanze attualmente considerate illegali dalla legislazione in vigore in Italia.
L’hashish consiste principalmente nella resina prodotta dalle infiorescenze, sebbene anche altre parti dei fiori e delle foglie potrebbero essere incluse nella sua produzione, tuttavia, nel mercato clandestino gestito dalla criminalità le sostanze che vengono spacciate all’utente finale (il consumatore) contengono anche altre sostanze nocive estranee alla pianta, come ad esempio l’ammoniaca, che le rende ancor più “inebrianti”, oppure alcune particolari cere trasparenti con le quali viene ricoperta la sostanza venduta al fine di fargli acquisire un peso maggiore.
Tutte sostanze che in seguito il fumatore di droga assumerà sotto forma di particelle combuste, con la conseguenza che questa sostanza – coltivata illegalmente e in assenza di alcun controllo, eccezion fatta per quello esercitato dai criminali medesimi che la producono o la fanno produrre – risulterà certamente dannosa per l’organismo.
Senza contare poi che col progresso degli organismi geneticamente modificati (Ogm) al giorno d’oggi si possono raggiungere livelli di principio attivo molto più elevati rispetto al passato.
Oltre all’hashish esistono poi la marijuana, che consiste nelle foglie seccate all’aria, nei fiori e parte del gambo, e l’olio di hashish.
Quest’ultimo, che è un liquido viscoso simile a catrame, è ottenuto mediante estrazione con solventi organici e possiede un elevato contenuto in THC, dal 10% al 30% o, addirittura, anche al 60 per cento.
In serata è prevista una nuova riunione per decidere su eventuali ricorsi contro il giudizio di inammissibilità relativo agli emendamenti al mille proroghe bocciati.