AUTOMOTIVE, aggregazione Fca-Psa. Gualtieri (Mef): «Ricadute positive per filiera italiana»

L’aggregazione tra i due gruppi può rappresentare un passaggio fondamentale nel consolidamento del mercato dell’auto, con un focus sull’alimentazione elettrica

«L’accordo di aggregazione fra Fca e Psa rappresenta un passaggio fondamentale nel consolidamento del mercato dell’auto, grazie al quale il nuovo gruppo, che avrà una forte componente italiana, potrà affrontare in una posizione di leadership la transizione verso un modello di produzione orientato all’innovazione e alla mobilità sostenibile. Questa operazione pone le basi per accelerare lo sviluppo e il passaggio verso modelli a basse emissioni e minor impatto ambientale, con importanti ricadute positive anche sul nostro Paese. La filiera italiana dell’auto occupa un numero significativo di lavoratori qualificati, rappresenta un’importante leva di integrazione nei mercati internazionali e costituisce un volano di investimenti, di ricerca e di innovazione. Il Governo accoglie con favore questa alleanza e continuerà a monitorarne con attenzione l’impatto in termini di sviluppo, investimenti e occupazione. Esprimiamo apprezzamento anche per l’innovazione di governance che riguarda la rappresentanza dei lavoratori nel Consiglio di amministrazione».

Così Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e delle Finanze, ha inteso commentare la notizia dell’accordo siglato tra Fca e Groupe Psa diffusa nel corso della giornata di ieri.

L’attuale gruppo francese deriva dalla fusione di Peugeot SA con Citroën SA. Nel 1974 Peugeot SA acquisì una quota pari al 38,2% di Citroën e nel 1976 si fuse con la società della famiglia Michelin, incrementando così la partecipazione all’89,95% e dando vita a Psa (Peugeot Société Anonyme), in seguito modificato in Psa Peugeot Citroën e, infine, in Groupe Psa.

Il Gruppo è poi divenuto di proprietà paritaria tra la famiglia Peugeot, lo stato francese e la Donfeng Motor a seguito della crisi del settore automobilistico avvenuto a partire del 2008.

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