CULTURA, architettura e urbanistica. 5×1.000, il possibile contributo da devolvere all’Istituto Nazionale di Architettura

C'è tempo fino al 31 dicembre per scegliere di investire nella cultura e pagare meno tasse attraverso un riconoscimento importante all'intensa attività che l'Istituto svolge da sessanta anni

C’è tempo fino al 31 dicembre per scegliere di investire nella cultura e pagare meno tasse.

In base alla normativa vigente IN/ARCH è tra i soggetti ammessi a usufruire di erogazioni liberali integralmente deducibili dal reddito d’impresa per lo svolgimento delle proprie attività statutarie.

Un riconoscimento importante grazie all’intensa attività che l’Istituto svolge da sessanta anni, una garanzia per tutti i soci IN/ARCH della qualità del lavoro e delle sfide che ogni giorno affrontiamo.

Alcuni esempi: il  congresso  “Bigger is better? Città 4.0 Resistenza accoglienza e resilienza: una via italiana all’innovazione”;

il progetto finanziato dal MiBACT “Eppur si muove”. Spazi aperti alle architetture delle scuole”. Finalizzato a porre all’attenzione di chi opera all’interno della scuola e dei cittadini, il tema della qualità architettonica dello spazio scolastico e il suo valore pedagogico;

il grande impegno sulla delicata questione del ripristino del Viadotto sul Polcevera che abbiamo raccolto in un piccolo libro “Per Genova. Restaurare e reintegrare il viadotto Morandi? Opinioni culturali e tecniche a confronto”;

l’attenzione rivolta da IN/ARCH al tema delle infrastrutture con il progetto “Flussi e Luoghi, infrastrutture per lo sviluppo e la difesa del territorio” che lo impegnerà anche nel 2020 con approfondimenti su tre questioni: grandi arterie di interesse nazionale e internazionale, viabilità di servizio all’ “Italia delle Cento Città” e alla mobilità urbana sostenibile.

La fase di preparazione del bando dei Premi nazionali di architettura promossi con ANCE che ci impegneranno per tutto il 2020.

Come contribuire?

Associandosi.Essere socio IN/ARCH significa sostenere e contribuire all’azione di stimolo culturale dell’Istituto perseguendo il suo scopo statutario «di promuovere e coordinare gli studi sull’architettura, valorizzarne i principi e favorirne l’applicazione, sollecitare mediante un’azione continua e diretta l’interesse della collettività, cui è destinata la produzione architettonica»;

effettuando erogazioni liberali. In base alla normativa vigente l’IN/ARCH Istituto Nazionale di Architettura è tra i soggetti destinatari di erogazioni liberali integralmente deducibili dal reddito di impresa, senza limitazioni di importo, per lo svolgimento delle proprie attività statutarie.

Infatti il D.M. del MIBACT del 31.10.2002 individua, tra i destinatari ammessi a tali agevolazioni, «i soggetti, aventi personalità giuridica pubblica o privata, che, almeno in uno degli ultimi cinque anni antecedenti all’anno di imposta in cui avviene l’erogazione in loro favore, abbiano ricevuto ausili finanziari ai sensi della legge 17 ottobre 1996, n. 534 (tabella triennale), e che non siano incorsi nella revoca o decadenza dai predetti benefici, ovvero che, pur non avendo ricevuto ausili finanziari, si trovino nella condizione di aver diritto a riceverli, anche se nel primo anno di attività».

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/ComunicatiStampa/visualizza_asset.html_1969781888.html
L’IN/ARCH rientra pienamente tra tali soggetti. Chi effettua una erogazione liberale all’IN/ARCH è tenuto, a pari dell’ente beneficiario, a comunicare l’importo entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento. www.agenziaentrate.gov.it;

devolvendo il 5×1.000. L’IN/ARCH rientra tra le associazioni che possono beneficiarne grazie al riconoscimento ottenuto dal MIUR quale Istituto Scientifico Speciale.

Condividi: