VATICANO, Egitto. Diplomazia pontificia, visita in Vaticano del ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry

Il Cairo ha interesse a mantenere aperti i canali diplomatici al fine di scambiare analisi sulla situazione regionale e multilaterale. Ribadita la soluzione «due popoli, due Stati» quale unica via per giungere alla pace tra Israele e Palestinesi

Nella settimana, gli ambasciatori di Bosnia Erzegovina e Brasile hanno presentato le loro lettere credenziali a papa Francesco, mentre l’arcivescovo Bernardito Auza, nunzio apostolico in Spagna, ha presentato le lettere credenziali al presidente della Conferenza episcopale del Paese iberico.

Di ritorno dal XXVII ministeriale dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) – che ha avuto luogo a Bratislava, in Slovacchia, il 5 e il 6 dicembre scorsi –  l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, ha incontrato Sameh Shoukry, ministro degli Affari esteri egiziano.

La cornice dei colloqui è stata quella del Rome Med 2019, evento organizzato dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale italiano e dall’Ispi.

Il portavoce del dicastero del Cairo Ahmed Hafez, ha in seguito riferito che il ministro ha inteso sottolineare l’interesse del suo Paese a mantenere sempre aperti i canali diplomatici al fine di scambiare analisi sulla situazione regionale e multilaterale.

Durante l’incontro sono state analizzate le situazioni in atto in Siria, Libia e Sahel, inoltre è stata ribadita la soluzione «due popoli, due Stati» unica via per giungere alla pace tra Israele e Palestinesi.

Shoukry è stato poi ricevuto dal pontefice nella mattinata del giorno 7 dicembre.

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