Un volume di affari che supera i 2,7 miliardi di euro (il 47% da esportazioni sui mercati mondiali), quasi 400 aziende produttrici che occupano 20.000 addetti. Si tratta dell’industria italiana dell’arredobagno, un settore del manifatturiero nazionale che dimostra dinamicità e che è in continua evoluzione.
La sua “fotografia” è stata presentata al Belvedere di Palazzo Pirelli a Milano in occasione dell’evento organizzato da Assobagno (l’associazione rappresentativa dei produttori italiani di arredi per il bagno che fa parte di FederlegnoArredo) e patrocinato dalla Regione Lombardia.
Un focus sul settore e le sue prospettive sia sul mercato nazionale che su quelli esteri, che vede protagonista una filiera formata da operatori in gran parte specializzati (infatti circa il 71% della loro produzione complessiva è destinato all’arredobagno) con una presenza consolidata sul mercato (nel 67% dei casi ultraventennale), una dimensione media aziendale di 47 dipendenti e un volume d’affari medio pari a 11,3 milioni di euro.
Le previsioni elaborate per la fine dell’anno indicano in aumento le vendite all’estero, mentre quelle in Italia dovrebbero porsi in linea con la tendenza registrata nel 2018.
La stanza da bagno diviene sempre più un ambiente chiave nei progetti immobiliari residenziali, dallo sviluppo di grandi masterplan alla ristrutturazione delle singole abitazioni, ma anche nella riqualificazione del settore alberghiero, che sta facendo del wellness un fortissimo argomento di vendita e valorizzazione della propria offerta sui mercati internazionali.
Al Belvedere Pirelli le attenzioni si sono infatti concentrate in particolare sul settore residenziale e l’hotellerie, anche mediante un confronto su tendenze, prospettive e opportunità dei diversi interlocutori e opinion leader.
Le analisi del Centro studi di FederlegnoArredo stimano in oltre 1,6 milioni (1.633.127) il mercato potenziale dell’arredobagno residenziale nel Paese, un dato che si articola su un 71% di bagni esistenti che saranno oggetto di ristrutturazione, un 24% che invece verranno rinnovati in caso di compravendita di case di abitazione e, infine, su un 5% di bagni da realizzare in edifici di nuova costruzione.
Come accennato, anche il settore ricettivo, con i suoi 1,1 milioni di bagni dei nei 33.000 alberghi italiani, costituisce un target di rilievo.
Esso fornisce dati incoraggianti sulla crescita spinta da oltre 133 strutture di fascia alta (4-5 stelle) per oltre 22.000 posti letto fra il 2017 e il 2018, mentre negli ultimi diciotto mesi in Italia sono state 75 le strutture alberghiere di nuova apertura oppure ristrutturate, per un totale di circa 9.100 bagni.