AMBIENTE, Cop 25. A Madrid il vertice Onu sul clima; attesa anche Greta Thunberg

Guterres: «Sforzi insufficienti per fermare il riscaldamento globale». A Roma, intanto, si svolge la XI Conferenza nazionale sull’efficienza energetica, organizzata dagli Amici della Terra

È iniziata ieri la Cop 25, conferenza internazionale indetta dall’Onu che durerà fino al 13 dicembre e che vede la partecipazione di 196 Paesi.

«Il mondo deve scegliere tra speranza e capitolazione», così si è espresso il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, che ha inoltre sottolineato senza mezzi termini che «gli sforzi attualmente in atto per fermare il riscaldamento globale sono totalmente insufficienti».

I dati resi noti dall’Organizzazione meteorologica mondiale sono ancora più eloquenti delle parole pronunciate da Guterres, poiché i livelli di gas serra nell’atmosfera sono ulteriormente aumentati.

Al contempo si manifestano sempre più frequentemente gli eventi estremi con conseguenze catastrofiche, come uragani, inondazioni e siccità, mentre i ghiacci della Groenlandia vanno sciogliendosi sempre più velocemente.

A riguardo il Segretario generale dell’Onu ha affermato che: «L’anno scorso avevamo bisogno di fare progressi sulla tassazione dei ricavi da carbone e assicurarsi che non siano più costruite centrali a carbone dopo il 2020, ma dobbiamo anche assicurare la transizione verso una green economy che sia giusta nei termini dell’impatto sui lavoratori, che generi nuova occupazione, è dunque necessaria una educazione al tema e reti sociali di sicurezza».

Guterres ha inoltre affermato che occorrerebbero impegni maggiormente ambiziosi dei vari soggetti nazionali, soprattutto dai principali inquinatori, poiché il mondo è ormai in prossimità del superamento del «punto di non ritorno».

«È necessario ridurre da subito le emissioni di gas serra – ha poi concluso –  a un ritmo tale da raggiungere la neutralità carbonica entro l’anno 2050».

I lavori della Cop 25 si sono aperti con  l’assunzione della presidenza da parte del ministro dell’Ambiente cileno Carolina Schmidt, infatti, è in Cile che avrebbe dovuto avere luogo il vertice prima che Santiago rinunciasse a causa delle gravissime sommosse popolari che hanno messo a ferro e fuoco il Paese sudamericano.

All’evento è attesa anche la partecipazione di Greta Thunberg, che con la sua lotta ha animato il movimento Fridays for Future, la giovane attivista ambientalista svedese nel frattempo ha raggiunto Lisbona via mare a bordo di un catamarano.

Praticamente in concomitanza col Cop 25, hanno avuto oggi inizio i lavori della XI Conferenza nazionale sull’efficienza energetica, organizzata dall’associazione ambientalista Amici della Terra, una “due giorni” di incontri avente un tema di fondo: sono necessarie politiche climatiche che non penalizzino inutilmente l’economia.

Una fase cruciale per le politiche energetico-ambientali, dato che la Commissione europea appena insediatasi dovrà definire a breve le nuove politiche finalizzate al tanto proclamato «New Green Deal» continentale, mentre l’Italia entro la fine del 2019 dovrà far pervenire la versione definitiva del proprio Piano nazionale energia e clima (PNEC) finalizzato al conseguimento degli obiettivi 2030.

La presidente Monica Tommasi ha ricordato che: «Le scelte per il PNEC devono tenere conto di uno scenario in cui paesi come la Cina hanno un peso prevalente (30% nel 2018) e crescente (+1,5%) nelle emissioni a livello globale mentre quelle della UE sono ormai solo il 9% e in riduzione (-1,9% nel 2018). I nuovi obiettivi 2030 e 2050 fissati dalla Presidente von der Leyen di riduzione dei gas serra nell’Unione europea e nei paesi membri come l’Italia devono essere perseguiti prioritariamente con misure per promuovere gli investimenti nell’efficienza energetica, che ancora non sono presenti nel PNEC dell’Italia. Per la UE e l’Italia è necessario evitare forme di carbon tax indiscriminate che non verrebbero accettate socialmente e danneggerebbero l’industria europea senza ottenere riduzioni di emissioni a livello globale. L’Italia dovrebbe promuovere presso la UE l’introduzione di una carbon border tax non discriminatoria come la proposta di ImEA  che potrebbe invertire il fenomeno di carbon leakage e promuovere la de-carbonizzazione delle economie, come quella cinese, dalla quale importiamo quantità crescenti di prodotti».

Nel corso dei lavori i focus sono stati concentrati sull’importanza del vettore elettrico e sulla riqualificazione energetica degli edifici, domani invece si discuterà di certificati bianchi, le conclusioni verranno tratte in un tavolo sul ruolo del gas nella transizione energetica.

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