TERRORISMO, jihadisti. Colpite Gran Bretagna e Olanda: a Londra nuovamente sul London Bridge, all’Aia nel centro città. Morti e feriti; in azione accoltellatori solitari

Tornano a uccidere i

Il London Bridge nuovamente teatro di azioni criminali, oggi, poco prima delle ore 14:00, un terrorista armato di coltello ha ucciso due persone prima di essere a sua volta abbattuto dai proiettili sparati delle armi degli agenti della polizia inglese. I feriti sono una decina, due dei quali versano in gravi condizioni.

L’uomo, che indossava anche una finta cintura esplosiva, è stato dapprima bloccato da alcuni passanti, quindi fatto segno del fuoco degli agenti.

La London Metropolitan Police ha in seguito reso noto che si è trattato di un atto terroristico.

L’azione è stata ripresa con i cellulari da alcuni passanti. L’area è stata immediatamente isolata, le autorità della capitale britannica hanno provveduto a chiudere una serie di strade nella zona circostante il ponte per motivi di sicurezza.

Il terrorista è deceduto poco dopo essere stato colpito, una commissione indipendente indagherà – come previsto dalla legge britannica nei casi di sparatorie che vedono coinvolta la polizia – sul comportamento degli agenti e sull’opportunità di aprire il fuoco.

Non è la prima volta che quel ponte è teatro di azioni terroristiche, infatti, il 3 giugno 2017 fu teatro di un attacco compiuto dagli jihadisti, che lanciarono a forte velocità un autocarro sulla folla, poi, quando la corsa dell’automezzo si arrestò, da esso discesero tre terroristi armati di coltello che aggredirono tutti coloro che si trovavano alla loro portata.

Allora il bilancio fu di otto morti e quarantotto feriti. I terroristi, che anche in quel caso indossavano finte cinture esplosive, furono uccisi dalla polizia.

In Olanda l’attacco è stato compiuto a poche ore dall’episodio di Londra. Un’azione criminale che segue l’operazione portata a termine con successo tre giorni fa dalla polizia dei Paesi Bassi, che avevano tratto in arresto due individui, riconducibili all’estremismo islamista, sospettati di aver pianificato un attentato terroristico per l’ultimo dell’anno.
Nei progetti degli jihadisti era previsto l’impiego di giubbotti esplosivi e almeno un’autobomba, ma al momento non è chiaro (o non è stato ancora reso noto) l’obiettivo dell’azione. I due sospettati – di 20 e 34 anni – sono stati fermati lunedì rispettivamente all’Aia e a Zoetermeer.

Nel corso delle perquisizioni non sono però state rinvenute armi o esplosivi, ma soltanto un’ascia e un pugnale.

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