ECONOMIA, rating. Italia, DBRS: confermato il BBB high con trend stabile

Ritenuto improbabile un downgrading e plaudendo alla formazione del nuovo esecutivo e alla sua strategia fiscale, l’agenzia canadese ha tuttavia posto in luce alcuni fattori che rilevano sul giudizio complessivo

L’agenzia di rating canadese DBRS ha confermato per l’Italia il rating BBB (high) con trend stabile.

Un downgrading veniva ritenuto improbabile, poiché avrebbe impattato sulla situazione economica e politica del Paese in maniera sostanziale.

Pur plaudendo alla formazione del nuovo esecutivo e alla sua strategia fiscale, DBRS ha tuttavia posto in luce alcuni fattori che hanno rilevato sul giudizio complessivo.

Il rapporto inizia con un riepilogo delle vicende politiche italiane verificatesi negli ultimi mesi, culminate con la decisione assunta dal vertice del partito della Lega di ritirarsi dalla coalizione (contratto) di governo e con la conseguente formazione (nel mese di agosto) di «una maggioranza inattesa – così recita il documento reso pubblico da DBRS -, che ha evitato le elezioni anticipate, con l’obiettivo di scongiurare l’aumento dell’Iva nel 2020 e prevenire l’ascesa di un governo di destra».

«Tuttavia – prosegue la nota dell’agenzia di rating -, non c’è stata discontinuità materiale col precedente esecutivo riguardo all’attuazione delle riforme strutturali».

D’altra parte, la fiducia degli investitori è stata rinsaldata dalla «relazione meno conflittuale fra il nuovo governo italiano e la Commissione europea».

Il rating BBB (high) attribuito all’Italia viene sostenuto dalla sua economia ampia e diversificata e dal livello di debito del settore privato, uno dei più bassi d’Europa. Le banche, inoltre, sono prossime a ridurre ulteriormente i crediti deteriorati (non performing loans, Npl), rendendo così il sistema bancario «più resiliente alle scosse».

DBRS ha infine sottolineato che una pressione al rialzo sui rating potrebbe ottenersi grazie a una serie di riforme che migliorino la crescita sul medio termine e a un consolidamento sul piano fiscale che porti a una riduzione del rapporto deficit-prodotto interno lordo (Pil).

Inoltre la politica fiscale più moderata del nuovo esecutivo cosiddetto «giallo-rosa», depennando la flat tax voluta a gran voce dai partiti politici di destra, dovrebbe garantire una traiettoria fiscale più affidabile.

Altro segnale positivo viene poi fornito dall’export, che secondo le stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze il prossimo anno dovrebbe migliorare del 2,8%, questo malgrado la non facile situazione geopolitica.

DBRS è un’agenzia di valutazione del credito fondata nel 1976 a Toronto, l’attuale consorzio che ne detiene la proprietà è guidato da The Carlyle Group e Warburg Pincus.

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