Con spesso accade l’Alto Adige Südtirol si presta quale laboratorio per l’applicazione di istituti giuridici destinati a una società multietnica o per la sperimentazione di forme di convivenza in contesti non sempre facili.
È il caso dei due volumi che verranno presentati dagli autori a partire dalle ore undici presso la sede del Südtiroler Bildungszentrum, in Via della Mostra 10 a Bolzano.
Il primo – che verrà presentato dai professori Peter Hilpold e Walter Steinmair – affronta il tema degli effetti della normativa varata in ambito europeo in materia di successioni, l’altro entra nel vivo dell’etnicità, prendendo in esame la doppia cittadinanza.
“Erben in Europa” (Ereditare in Europa), pubblicato dalla casa editrice viennese Boorberg, tratta appunto dei possibili accordi di successione in altri paesi europei, riassumendo efficacemente le principali innovazioni introdotte dalla normativa dell’Unione europea in materia di diritto successorio, con particolare riguardo ai casi di Germania, Austria e Italia.
E proprio all’Italia dedica uno speciale capitolo che analizza l’imposta di successione e donazione attualmente in vigore, inquadrando la normativa in una cornice internazionale, corredando l’esposizione ricorrendo a casi pratici.
Il secondo – presentato di seguito dal professor Oskar Peterlini (già senatore della Repubblica) e dall’editore Andreas Raffeiner -, dal titolo “Europa Ethnica”, prende in esame il delicato argomento della doppia cittadinanza.
L’autorevole rivista scientifica pubblicata dalla casa editrice Facultas di Vienna, è in grado di offrire un’analisi del controverso aspetto, sia dal punto di vista del diritto comparato che di quello internazionale.
La proposta giunta d’oltralpe di rendere possibile l’acquisizione della cittadinanza austriaca agli appartenenti ai gruppi linguistici tedeschi e ladini in Alto Adige Südtirol rischia di aprire una contrapposizione etnica, ingenerando contestualmente preoccupazioni e resistenze, sia nella Provincia autonoma di Bolzano che a Roma.
Al riguardo i critici non hanno esitato ha parlare di «fissione etnica», mentre altri si tratterebbe soltanto di una «questione di cuore», ein Herzensanliegen.
È invece intenzione dell’autore e dei promotori di questa importante opera analitico-comparativa, fornire una piattaforma utile a una discussione che possa sviluppare forme di dialogo oggettivo, «questo anche mediante – secondo il professor Peterlini – una mia personale presentazione di un’alternativa alla proposta di Vienna, che possa superare la questione etnica e rilassare un clima politico teso».
È anche a tale scopo che Peterlini presenterà una versione italiana di questo contributo alla migliore comprensione della questione.
Sehr verehrte Damen und Herren, liebe Freunde, Sehr geehrte Medienvertreter, ich erlaube mir, Ihnen die Einladung zu einer Präsentation zweier Publikationen weiter zu leiten, die am Nächsten Freitag , 15. November 2019, um 11 Uhr, (bzw. 11.50) in Bozen, am Sitz des Südtiroler Bildungszentrums, Mustergasse 10, 2. Stock, stattfindet:
“Erben in Europa”, Auswirkungen der EU-Erbrechtsverordnung, stellen die Uni-Prof. Peter Hilpold und Walter Steinmair vor. Das Buch (im Boorberg Verlag, Wien erschienen) behandelt mögliche Gestaltungen von Erbfällen im europäischen Ausland. Es fasst die wesentlichen Neuerungen zusammen, die mit der EU-Erbrechtsverordnung eingetreten sind, insbesondere für Deutschland, Österreich und Italien. Ein eigenes Kapitel befasst sich mit der Erbschafts- und Schenkungssteuer in Italien unter besonderer Berücksichtigung der internationalen Aspekte. Fallbeispiele veranschaulichen die Materie. 11.50 Uhr ca: “Europa Ethnica”, Schwerpunkt Doppelte Staatsbürgerschaft, die Dr. Andreas Raffeiner als Gast-Herausgeber und ich als einer der Autoren vorstellen. Die renommierte Fach-Zeitschrift (des Facultas Verlages in Wien) liefert eine wissenschaftliche Aufarbeitung des derzeit umstrittenen Themas, aus rechtsvergleichender und völkerrechtlciher Sicht. Der Vorschlag Österreichs, für die Südtiroler deutscher und ladinischer Sprache den Erwerb der österreichischen Staatsbürgerschaft zu ermöglichen, hat das Thema zu einer ethnischen Frage hochstilisiert und entsprechenden Widerstand im Lande wie in Rom hervorgerufen. Kritiker sprechen von Spaltpilz, für andere ist es ein Herzensanliegen, das aber daran zu zerbrechen droht. Unser Anliegen ist es, eine Diskussionsplattform zu bieten, so dass sich ein sachlicher Dialog entwickeln kann. Ich persönlich erlaube mir eine Alternative vorzulegen, um die ethnische Frage und damit die Spannungen zu überwinden. Wir würden uns über Ihre Teilnahme sehr freuen. |
A189 – ALTO ADIGE SÜDTIROL, DOPPIA CITTADINANZA ITALIANA E AUSTRIACA: RIEMERGE L’IRREDENTISMO? L’emendamento approvato l’altro ieri al parlamento di Vienna solleva nuovamente i timori di una frattura etnica in provincia di Bolzano.
La maggioranza politica di destra – in carica ancora per otto giorni – nel corso dell’ultima seduta parlamentare della legislatura ha approvato un emendamento col quale viene riproposta la concessione del doppio passaporto ai cittadini italiani sudtirolesi di lingua tedesca e ladina.
Con ogni probabilità l’atto è esclusivamente il frutto di un’operazione propagandistica in vista delle imminenti consultazioni elettorali, che avranno luogo nel Paese alpino domenica 29 settembre. Tuttavia, quello reintrodotto nella polemica politica dal voto del Nationalrat dell’altro ieri resta pur sempre un argomento estremamente delicato in grado di rialimentare polemiche e contrapposizioni tra i diversi gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano Südtirol.
Su questi aspetti, oltreché sulla situazione in Alto Adige Südirol e in Austria e sul partito della Südtiroler Volkspartei, insidertend.it ha interpellato OSKAR PETERLINI, docente di Scienza politica e Diritto costituzionale presso la locale università e in passato senatore della Repubblica italiana eletto nelle liste della Svp.