MINORANZE, Alto Adige Südtirol. La polemica sulla toponomastica

Dopo la querelle sui passaporti austriaci adesso a Bolzano parte del gruppo di lingua tedesco forza la mano sul nome della Provincia autonoma. Il partito che fu di Silvius Magnago, in calo di consensi nelle urne, si vede costretto a rincorrere la destra tedesca sudtirolese, anche quella più estrema, cavalcando la tigre nazionalista; inisdertrend.it ne ha parlato con il professor Francesco Palermo

L’approvazione di un emendamento all’interno della legge provinciale sull’appartenenza della Provincia Autonoma di Bolzano Südtirol all’Unione europea,  intervenendo sul testo italiano ha di fatto sostituito il sostantivo “Alto Adige” e l’aggettivo “altoatesino” con il termine “Provincia di Bolzano”.

Un aspetto di per sé assolutamente legittimo e per nulla sconvolgente, anche perché si tratta del nome costituzionale (articoli 116 e 132), che vede la denominazione in lingua tedesca fare parte “del tutto” insieme a quella in lingua italiana.

Nella vicenda non si ravviserebbe dunque alcuna problematicità se essa non fosse stata utilizzata nelle forme di uno strumento di provocazione politica, ravvisando erroneamente – e, appunto, strumentalmente poiché risalente all’epoca napoleonica – nel termine Alto Adige una radice fascista.

Alcuni movimenti politici locali avrebbero fatto di tali argomenti la loro ragion d’essere, riuscendo in questo modo ad accendere su di loro i riflettori dell’opinione pubblica.

Una rivendicazione simbolica che puntualmente riemerge quando si tratta della toponomastica, una delle questioni controverse ancora aperte.

Una polemica di natura politica che è anche il portato della crisi di consensi dello storico partito di raccolta della comunità tedesca altoatesina, la Südtiroler Volkspartei, che da qualche anno rincorre la destra tedesca sudtirolese, anche quella più estrema, cavalcando la tigre nazionalista allo scopo di limitare l’emorragia di voti alle elezioni.

La Svp è (o almeno era) una formazione moderata e tendenzialmente trasversale, o forse sarebbe meglio dire omnicomprensiva, poiché tra le sue diverse anime al suo interno includeva anche una componente, seppur minoritaria, di orientamento socialdemocratico.

A livello locale essa ha sempre gestito il potere derivante dall’autonomia, tuttavia attualmente si trova in una condizione di difficoltà a causa dell’erosione di consensi subita negli ultimi anni in favore dei partiti che si situano alla sua destra, formazioni che la accusano di essere eccessivamente morbida nell’affrontare le questioni etniche, la indicono a scivolare sempre più su posizioni rigide.

Ma questa posizione è una contraddizione per un partito di governo che deve rispondere a tutte le componenti etniche e sociali espressione del territorio amministrato.

In Alto Adige Südtirol fortunatamente la convivenza tra i gruppi etnici non è a rischio, tuttavia l’atteggiamento di una formazione politica moderata come la Svp rappresenta senza dubbio un segnale inquietante, che si situa in una fase storica che vede anche l’Europa interessata da fenomeni nazionalistici.

 

Di seguito è possibile ascoltare l’intervista con il professor Francesco Palermo

  

A195 – ALTO ADIGE SÜDTIROL, LA QUERELLE SULLA TOPONOMASTICA: ennesima puntata della “telenovela” sudtirolese, dopo la polemica sui passaporti austriaci adesso a Bolzano si forza la mano sul nome della Provincia autonoma.

A insidertend.it interviene il professor FRANCESCO PALERMO, già parlamentare della Repubblica eletto nel collegio di Bolzano-Bassa Atesina.

Il docente di Diritto costituzionale comparato presso l’Università degli studi di Verona in passato è stato senatore del centro-sinistra, eletto in una lista che vide l’appoggio della stessa Südtiroler Volkspartei.

Anche se da allora sono trascorsi soltanto pochi anni, è possibile affermare che si trattava di un’altra epoca. Infatti, oggi il partito che fu di Silvius Magnago, in calo di consensi nelle urne, si vede costretto a rincorrere la destra tedesca sudtirolese, anche quella più estrema, cavalcando la tigre nazionalista.

 

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