Anche quest’anno Eni è partner del Festivaletteratura di Mantova, uno degli appuntamenti culturali italiani più attesi dell’anno: cinque giorni di incontri con autori, letture, percorsi guidati, spettacoli e concerti con artisti provenienti da tutto il mondo.
Ogni anno, la prima edizione ebbe luogo nel 2008, il Gruppo di Piazza Mattei organizza all’interno della kermesse l’evento “Inedita Energia”, nel quale vengono ripubblicati testi degli anni Cinquanta e Sessanta tratti dalla storica rivista aziendale “Il Gatto Selvatico”, periodico voluto da Enrico Mattei e diretto dal poeta Attilio Bertolucci.
In occasione di ogni edizione viene scelto un tema e degli ospiti prestigiosi sono chiamati a dibatterlo.
L’evento rappresenta un’importante opportunità di riflessione su argomenti della cultura e della società.
Quest’anno il tema discusso sarà l’importanza e l’uso delle parole nell’era delle piattaforme digitali, dei social e del cosiddetto «far web» (domenica 8 settembre alle 11.30 in Piazza Castello).
Presenterà Neri Marcorè e parteciperanno Gianrico Carofiglio (magistrato e scrittore), Massimo Gramellini (giornalista, autore e scrittore, già vicedirettore de “La Stampa” e dal 2017 al Corriere della Sera) e Arianna Porcelli Safonov (attrice comica, conduttrice di format tv e live e autrice di monologhi di stand-up comedy e cabaret tra Italia e Spagna).
Il volume pubblicato in occasione dell’ edizione 2019, dal titolo Lorem Ipsum (le parole per dirlo), ripercorrerà attraverso i racconti tratti dai periodici aziendali Gatto Selvatico ed Ecos la storia delle parole, del linguaggio e i termini che raccontano l’energia e la società italiana che cambia. L’approccio alla discussione sarà Primo Levi, a cent’anni dalla sua nascita.
Infatti, nel 1980 Primo Levi trascorse trenta ore sulla nave Eni Castoro 6 e raccontò questa sua esperienza sulle pagine della rivista aziendale Ecos, imprimendo alla sua narrazione una tale forza descrittiva da fare assumere agli ingegneri e ai marinai l’aspetto di nuovi personaggi epici, pesando e ragionando ogni parola in tutta la sua interezza semantica.
Oggi, in un’epoca nella quale il linguaggio dei social è spesso istintivo e poco pacifico, la penna di Levi è ancora più potente, grazie anche al tono asciutto della sua scrittura.
È proprio partendo dalla prosa del grande scrittore ebreo sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti (ma poi, purtroppo, suicidatosi) che, nel corso dell’evento, si svolgerà una riflessione su usi e abusi delle parole, passando dalla letteratura al diritto, dal giornalismo al teatro e al mondo del web e dei social media.
Discutendo del senso e della funzionalità delle parole all’interno di una società in continua evoluzione, dove i confini tra lecito e illecito appaiono sempre più sottili.