La ventiduesima edizione dei campionati mondiali di calcio verrà rappresentata da un (caratteristico) numero otto ornato da caratteri sia tradizionali che moderni della cultura araba.
Il simbolicità del numero otto risulta duplice, infatti intende evocare allo stesso tempo l’ondulata tortuosità del deserto e il numero degli stadi nei quali nel corso delle serate novembrine si disputeranno le partite di calcio.
Modernissimi complessi sportivi che, va ricordato, a differenza di quelli degli altri paesi sono completamente chiusi e refrigerati da potenti impianti di condizionamento dell’aria.
La forma dello stemma della Fifa World Cup 2022 presenta inoltre un’altra caratteristica, il richiamo – accanto alla coppa che verrà assegnata alla rappresentativa vincitrice – dello scialle di lana che distingue l’Emirato arabo del Golfo Persico.
Un indumento invernale, poiché il campionato mondiale di calcio si giocherà all’inizio dell’inverno e quindi una immagine che vuole unire in un ideale legame il Paese ospitante e il resto dell’umanità
Quest’ultimo aspetto, cioè il fatto che le partite del mondiale si debbano disputare nel mese di novembre in un contesto climatico del tutto particolare, ha generato non poche polemiche.
Numerosi campionati nazionali di calcio – quello italiano incluso – dovranno venire sospesi per un periodo non breve, due mesi, proprio in una fase culminante come quella della fine del girone di andata.
Comunque, per tornare alla presentazione ufficiale che ha avuto luogo ieri alle 20:22 ora di Doha (21:22 ora di Roma), lo stemma della Fifa World Cup 2022 è stato proiettato in contemporanea su monumenti ed edifici della capitale dell’emirato arabo e di altri ventitré Paesi del mondo, tra i quali l’Italia, sull’Arco della Pace di Piazza Sempione a Milano.
Nella mattinata dello stesso giorno, la nave qatarina Fattah Al Kheir (nave del buon augurio) ha attraccato a Venezia allo scopo di proiettare il logo anche nella città sulla laguna.
L’Emirato conta molto su questa manifestazione anche per rilanciare la propria immagine in una fase storica estremamente difficile, che lo vede all’epicentro dello scontro di natura economica, politica e militare che sta investendo nella sua totalità la regione del Medio Oriente e del Nord Africa.
Proxi war e aggressive politiche poste in essere dalle varie potenze regionali hanno via via compresso il Qatar in una situazione difficile.
Al riguardo, nel corso della presentazione ufficiale del logo dei campionati mondiali che ha avuto luogo a Roma presso l’Ambasciata dello Stato del Qatar, il titolare della sede diplomatica, ambasciatore Abdulaziz Ahmed al-Malki al-Jehani, ha approfittato della presenza della stampa italiana convenuta per sottolineare «l’azione nella quale il Qatar prosegue al fine di consolidare i rapporti di vera amicizia e stretta collaborazione con tutti i paesi del mondo che gli sono stati vicini, soprattutto in questi ultimi due anni di ingiusto assedio impostogli».