CULTURA, musica. Incontri Asolani, in settembre il XLI Festival internazionale di musica da camera

Da martedì 3 a venerdì 13 la cittadina tra le colline del trevigiano sarà la capitale musicale del Veneto. Cinque concerti nei luoghi più suggestivi del suo centro storico, quali il Convento dei SS. Pietro e Paolo e la Chiesa di San Gottardo. Si incomincerà con “L’urlo di Armida” per concludere con Ludwig van Beethoven

Asolo ha un fascino senza tempo, con la sua bellezza ha ammaliato scrittori, poeti e musicisti.

Camminando per le sue strette vie, passando vicino ai suoi edifici storici, la Rocca, il castello della Regina Cornaro, si respira cultura. Arte. Musica.

Questo straordinario luogo farà da cornice ai prossimi Incontri Asolani, il Festival Internazionale di musica da camera in programma al 3 al 13 di settembre presso il Convento dei SS. Piero e Paolo, nella Chiesa di San Gottardo.

Quest’anno, quarantunesima edizione, a quindici anni dalla sua scomparsa la manifestazione verrà dedicata alla violoncellista castellana Teodora Campagnaro, che molte volte ha calcato il palcoscenico del San Gottardo e del Teatro Duse nel corso della sua vita di artista.

Da martedì 3 settembre a venerdì 13 la cittadina tra le colline del trevigiano sarà la capitale musicale del Veneto.

Cinque concerti nei luoghi più suggestivi del suo centro storico, quali il Convento dei SS. Pietro e Paolo addossato alla meravigliosa e imponente cinta muraria e la Chiesa di San Gottardo, con le sue architetture medievali e le tracce trecentesche tra gli affreschi.

La quarantunesima edizione, oltre a promuovere giovani interpreti distintisi in prestigiosi concorsi internazionali, vedrà al centro del dialogo musicale gli «incontri» e, in questo modo, uno dei motivi conduttori sarà il connubio tra la voce strumentale dall’inconfondibile timbro di alcuni grandi solisti e la voce umana. Dai cori a quella solistica.

 

La prima rappresentazione, “L’urlo di Armida”, avrà luogo martedì 3 settembre al Convento dei SS. Pietro e Paolo, uno degli appuntamenti più originali in cartellone, una conferma dell’attenzione riposta negli incroci, gli scambi e le intersezioni musicali.

Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con musicafoscari – il progetto musicale di Fondazione Ca’ Foscari e Università Ca’ Foscari a firma dal regista Tommaso Franchin – rappresenta un viaggio musicale in chiave contemporanea attraverso alcune delle vicende de “La Gerusalemme liberata” e una delle eroine più rappresentative, Armida appunto.

Nella serata verranno ripercorsi i momenti più significativi dell’opera di Torquato Tasso mediante alcune composizioni tardo rinascimentali e barocche composte sui versi del poeta.

Da Luca Marenzio a Sigismondo d’India, da Giaches de Wert a Domenico Mazzocchi, per giungere a Friedrich Haendel e a Claudio Monteverdi.

Il soprano Giulia Semenzato darà voce agli affetti della maga Armida, alla bella Erminia e alla guerriera pagana Clorinda, affiancata sul palco dal cembalista Gilberto Scordari, dal liutista e chitarrista Jadran Duncumb alla tiorba, e da Andre Lislevand alla viola da gamba.

Il programma sarà impreziosito dall’intervento di altri due giovani artisti, i compositori e sound-designers Giovanni Dinello e Victor Nebbiolo di Castri, che creeranno un avvolgente «paesaggio sonoro» in continua evoluzione facendo ricorso a complesse sperimentazioni acustico-visive digitali in tempo reale.

 

Giovedì 5 settembre, presso la Chiesa di San Gottardo, ritornerà uno degli amici più cari degli Incontri Asolani, l violoncellista Mario Brunello, che suonerà insieme al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto dal maestro Cristiano Dell’Oste, soprano Karina Oganjan.

L’unione dell’austera sacralità luterana di Johan Sebastian Bach (il Mottetto “Singet dem Herrn” BWV 225, il Corale  “Christ Lag in Todes Banden” BWV 4, e la Ciaccona per violoncello piccolo e coro dalla Partita n. 2 BWV 1004) si assocerà con alcune pagine del secondo Novecento.

Dall’intonazione di alcune liriche della grande poetessa russa Anna Achmatova, in “Achmatova songs” per soprano e violoncello, di John Tavener, a Fratres, celebre pagina di Arvo Pärt, scritta alla fine degli anni Settanta, nel quale viene condensato e trova una forma compiuta quel particolare linguaggio musicale fondato sui «tintinnabuli» che caratterizza tanta parte del lavoro del compositore.

Più volte riveduta in numerose versioni per diversi organici dallo stesso Pärt, Fratres verrà proposta per violoncello, coro e percussioni da Gabriele Rampogna.

Lo stesso Rampogna interpreterà poi anche Flows, di Valter Sivilotti, interessante compositore attivo sulla scena italiana e mondiale, nonché autore dell’arrangiamento per violoncello, tape e coro di “Muss es sein”, di Léo Ferré, brano che fin dal titolo reca in sé evidenti richiami al sedicesimo quartetto per archi di Beethoven e che suggellerà l’eclettico concerto.

 

Il terzo appuntamento, domenica 8 settembre nella Chiesa di San Gottardo, vedrà protagonista il vincitore del concorso internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano, che si concluderà pochi giorni prima del concerto.

Dal Busoni sono transitati giovanissimi pianisti del calibro di Alfred Brendel e Martha Argerich.

 

Dalle promesse musicali che segneranno i prossimi anni si passerà quindi a uno dei maggiori violinisti del nostro tempo, Shlomo Mintz.

Nella serata di martedì 10 settembre, nella Chiesa di San Gottardo, accompagnato dal pianista Sander Sitting, suonerà durante il quarto concerto in cartellone una sua recente composizione, la Sonatina “Quatre Hommages”, opera intessuta di richiami e omaggi al passato.

Completeranno la serata la Sonata in si bemolle maggiore per violino e pianoforte, K 454 di Wolfgang Amadeus Mozart, due brani di Pablo Sarasate (tra i quali una rivisitazione della “Carmen” di Bizet) e due composizioni ispirate da opere letterarie: il Poèmeop. 25 di Henri Chausson, brano di carattere narrativo basato su un racconto di Turgenev, e il “Concert phantasy” di Nikolaj Rimskij-Korsakov, arrangiamento del compositore russo di alcuni momenti dell’opera “Il gallo d’oro”, basata su una favola di Aleksandr Sergeevič Puškin.

 

Anche la serata conclusiva della rassegna asolana sarà all’insegna del coro e della musica da camera. Si confronterà con il sinfonismo per eccellenza, quello di Ludwig van Beethoven.

A preludio delle celebrazioni beethoveniane del 2020, venerdì 13 settembre, nella Chiesa di San Gottardo, l’esecuzione della Nona Sinfonia nella trascrizione pianistica di Franz Liszt sarà interpretata da Maurizio Baglini.

La serata si connoterà per il grande valore simbolico dell’opera del compositore romantico di Bonn, con la grande invocazione schilleriana alla gioia e alla fratellanza affidata al Coro dell’Accademia di Pescara diretto da Pasquale Veleno e ai Solisti dell’Accademia Verdiana 2019.

 

Incontri Asolani, XLI Festival Internazionale di Musica da Camera, è realizzato con il sostegno del MIBAC (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), della Regione Veneto, del Comune di Asolo e della parrocchia di Asolo.

Asolo Musica ringrazia per il fondamentale sostegno il Gruppo Pro-Gest, CentroMarca Banca, Tenuta 2castelli e Piazzetta.

 

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