ECONOMIA, contraffazione. “Griffe” falsificate, abbigliamento: scoperto a Roma una sartoria clandestina

In un quartiere della periferia sud della capitale la Guardia di Finanza ha sequestrato macchinari e capi prodotti, a questi ultimi venivano applicati marchi d’alta moda falsificati. Denunciato un senegalese privo di regolare permesso di soggiorno

Oltre quattromila tra abiti confezionati e materiali utilizzati per la contraffazione dei marchi d’alta moda, oltre a macchine per cucire sono state sequestrate dai militari del 3º Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza della capitale.

L’individuazione e il sequestro del laboratorio clandestino gestito da un cittadino senegalese è stato il coronamento di un’attività investigativa avviata a seguito di alcuni sequestri di capi di abbigliamento contraffatto in alcuni mercati rionali romani.

Dopo diversi riscontri e pedinamenti di venditori ambulanti, che tra la merce esposta sui loro banchi ponevano in vendita anche abiti recanti segni mendaci, le Fiamme gialle sono riuscite a risalire la filiera delle false griffe giungendo al luogo dove gli ambulanti si rifornivano, un appartamento al quartiere della Romanina.

All’interno di esso gli uomini del Comando Provinciale di Roma rinvenivano un laboratorio di sartoria clandestino gestito da un cittadino senegalese di trentanove anni.

Più di 4.000 gli oggetti sequestrati, tra capi d’abbigliamento già confezionati e materiali necessari alla contraffazione, tra questi anche due macchine da cucire, una dotata di software di ultima generazione in grado di riprodurre digitalmente i marchi delle più celebri case di moda ricamandoli direttamente sui capi di abbigliamento neutri, l’altra utilizzata per applicare i loghi ed etichette.

Una una pendrive (periferica usb) conteneva invece i files recanti le immagini dei brand contraffatti.

Il contraffattore è stato sorpreso mentre si trovava intento alla lavorazione dei capi di vestiario, apponendo le etichette con le false griffe di importanti stilisti e atelier dell’alta moda quali Gucci, Chanel, Fred Perry, Louis Vuitton, Lile & Scott e Stone Island.

All’interno dell’autovettura in uso al contraffattore, posteggiata nei pressi dell’abitazione, sono stati trovati numerosi altri capi di abbigliamento falsi, occultati sotto altra merce e pronti per essere collocati sul mercato parallelo della capitale.

Il senegalese è stato denunciato a piede libero all’Autorità giudiziaria per il reato di contraffazione, inoltre, risultato egli irregolarmente presente sul territorio italiano a seguito delle procedure di identificazione effettuate dall’Ufficio stranieri della Questura di Roma, ha ricevuto anche un provvedimento di espulsione dal Paese.

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