Il complesso strumento difensivo dello Stato ebraico si sta preparando a una possibile significativa escalation nel sud del Paese.
Secondo la testata Online “Virtual Jerusalem” il capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane (Idf, Tsahal), generale Aviv Kochavi, fin dal momento dell’assunzione dell’incarico avrebbe disposto i necessari passi nella direzione di un incremento delle capacità militari in vista di una campagna nella Striscia di Gaza.
Esso ha previsto una cooperazione molto stretta tra le varie articolazioni delle forze armate sotto il coordinamento del Comando Sud.
Allo scopo, nel corso della prima metà del 2019, sono state condotte trenta esercitazioni, inoltre sono state effettuate sessioni addestrative a livello di posto comando sia reali che virtuale, nel corso delle quali sono state simulate le condizioni di combattimento che si prevede si incontreranno nella Striscia di Gaza.
Lo strumento difensivo dello Stato ebraico è stato quindi testato due settimane fa mediante un’esercitazione interforze su larga scala che ha visto la partecipazione di numerose unità formate sia da personale di leva che da riservisti.
Uno sforzo profuso allo scopo di ottimizzare la cruciale fase di rapida transizione dalla quotidiana routine a uno scenario di emergenza su scala regionale.