Eni e BP hanno firmato oggi con il governo del Sultanato dell’Oman un Exploration and Production Sharing Agreement (EPSA) per il Blocco 77, con il quale vengono assegnati i diritti di esplorazione e sviluppo di un’area onshore di 2.734 Km2, nell’Oman centrale. La firma di oggi fa seguito all’Head of Agreement (HoA) del gennaio 2019.
Durante la fase esplorativa, il Gruppo di Piazza Mattei sarà l’operatore del blocco con una quota di partecipazione del 50%, mentre BP deterrà il restante 50%.
Dopo questa nuova acquisizione, esso consolida il proprio ruolo in Oman, portando la sua riconosciuta esperienza nell’esplorazione di nuovi play in aree mature.
Eni opera in Oman attraverso la sua controllata Eni Oman. In Medio Oriente, Eni è inoltre presente negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrein, in Libano e in Iraq.
Inoltre, il Gruppo completa l’acquisizione (definita lo scorso gennaio) della quota del 20% in ADNOC Refining, l’operazione rappresenta un incremento del 35% della propria capacità di raffinazione.
In base agli accordi, Eni ha acquisito anche il 20% in una nuova joint venture dedicata alla commercializzazione dei prodotti petroliferi.
L’ammontare finale corrisposto da Eni per l’operazione è di circa 3,24 miliardi di dollari Anche la società OMV acquisisce partecipazioni in ADNOC Refining e nella joint venture dedicata al trading.
Eni e ADNOC, (la compagnia petrolifera nazionale di Abu Dhabi) hanno completato oggi la partnership strategica annunciata lo scorso gennaio, attraverso la quale Eni ha acquisito la quota del 20% in ADNOC Refining. I partner dell’operazione, che comprendono anche la società austriaca OMV (15%), hanno anche costituito una joint venture finalizzata alla commercializzazione di prodotti petroliferi.
ADNOC Refining raffina oltre 922 mila barili al giorno di greggio presso le proprie raffinerie situate a Ruwais e Abu Dhabi. L’operazione è una delle più grandi mai realizzate nel settore della raffinazione e riflette la dimensione, qualità e potenziale di crescita degli asset di ADNOC Refining.
Il complesso di raffinazione di Ruwais è il quarto al mondo per dimensioni ed è attualmente oggetto di ulteriore espansione e integrazione al fine di sviluppare il più grande sito di raffinazione e petrolchimica a livello mondiale.
Attraverso queste operazioni di espansione, ADNOC è destinata a diventare leader
globale nel settore downstream.
L’ammontare finale corrisposto da Eni per l’operazione è di circa 3,24 miliardi di dollari.
ADNOC, Eni e OMV hanno costituito presso l’Abu Dhabi Global Market la nuova Jjoint venture che commercializzerà i prodotti petroliferi con la stessa ripartizione di quote raggiunta in ADNOC Refining.
Le attività di trading verranno avviate nel 2020, quando i processi, le procedure e i
sistemi necessari allo svolgimento delle operazioni saranno compiuti.
Eni e OMV contribuiranno con le rispettive competenze, esperienze operative e attività di supporto per accelerare il più possibile lo sviluppo della joint venture, consentendo ad ADNOC e ai suoi partner di ottimizzare i propri sistemi e gestire al meglio i flussi di prodotto a livello internazionale.
Il gruppo di Piazza Mattei finalizza così il proprio ingresso nel settore downstream degli Emirati Arabi Uniti e, al contempo, incrementa del 35% la propria capacità di raffinazione.
L’operazione si inquadra nella strategia volta a diversificare geograficamente il proprio portafoglio complessivo, rendendolo sempre più bilanciato lungo la catena del valore.
Eni è presente nell’upstream degli Emirati Arabi Uniti dal marzo del 2018, quando si è aggiudicata da ADNOC il 10% delle concessioni di Umm Shaif e Nasr e il 5% di quella di Lower Zakum, seguite nel novembre dello stesso anno dall’assegnazione del 25% della concessione di Ghasha, mega progetto offshore di ADNOC. Il 12 gennaio scorso, Eni si è aggiudicata il 70% nelle concessioniesplorative offshore denominate Blocco 1 e Blocco 2.