TELECOMUNICAZIONI, Facebook. Multa miliardaria per il caso Cambridge Analytica

Per il social network fondato da Mark Zuckerberg 5 miliardi di dollari di multa sono pari a circa il 9% dei ricavi ottenuti lo scorso anno. La sanzione irrogata dalla Federal Trade Commission per violazione della privacy

Facebook, il principale social network del mondo dovrà versare alle casse americane cinque miliardi di dollari a causa della sanzione irrogata dalla Federal Trade Commission, che ha stabilito che il colosso fondato da Mark Zuckerberg ha violato la privacy dei cittadini schedando i dati di 87 milioni di utenti ricavati dal web.

Il tutto va ricollegato allo scandalo Cambridge Analytica, emerso nel 2018 a seguito dell’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, che portò alla luce l’utilizzo di dati personali degli utenti della rete a scopi politici.

I dati erano stati raccolti senza il preventivo consenso degli utenti, dunque contravvenendo alle regole stabilite da un accordo siglato nel 2011 che impone ai social network di informare gli utenti del servizio quando i loro dati vengono condivisi con parti terze.

La decisione di sanzionare Facebook assunta dalla FTC – che negli Usa è l’autorità indipendente a protezione dei consumatori -, è stata trasmessa al Dipartimento della Giustizia, dal quale si attende una conferma della stessa.

Evidentemente, i vertici di Facebook si attendevano un pronunciamento negativo nei loro confronti, m non di questa portata, infatti avevano accantonato un riserva di tre miliardi in vista dell’attesa sanzione federale.

Per il gruppo di Zuckerberg cinque miliardi equivalgono al 9% dei ricavi totali conseguiti nell’esercizio 2018. Si tratta di un sanzione molto elevata, poiché in precedenza l’importo maggiore comminato era stato quello  carico di Google, che nel 2012 dovette pagare 22,5 milioni di dollari.

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