IRAN, nucleare. Radioattività, tracce riscontrate in un magazzino di Teheran

È uno dei siti denunciati da Netanyahu all’Onu lo scorso settembre. Gli ispettori dell’AIEA hanno prelevato campioni di terreno, presto redigeranno un rapporto ufficiale sul caso

Gli ispettori dell’Agenzia nucleare dell’Onu (AIEA) avrebbero rinvenuto tracce di radioattività in un edificio della Maher Alley nel distretto di Turquzabad a Teheran che l’anno scorso era stato pubblicamente indicato dal premier dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu come deposito segreto adibito allo stoccaggio di materiali impiegati nel programma nucleare iraniano.

La notizia è stata diffusa in giornata nel corso di un servizio giornalistico trasmesso da una emittente televisiva israeliana Canale 13.

Si tratta di un sito più volte ispezionato dai controllori dell’Onu a seguito della denuncia lanciata nello scorso settembre al Palazzo di vetro dal capo del governo di Gerusalemme.

Gli ispettori sono giunti a queste conclusioni dopo aver esaminato il sito e averne prelevato dei campioni di terreno, è attesa una loro relazione ufficiale in merito.

Da Teheran è giunta immediatamente la smentita attraverso i media di stato della Repubblica Islamica, che hanno descritto il magazzino come un «impianto di riciclaggio di materiali metallici».

Gli israeliani denunciano che l’immagazzinamento di materiale radioattivo in una struttura segreta senza informare l’AIEA costituisce una violazione del Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari (Tnp), al quale l’Iran ha aderito.

Nel suo discorso all’Onu Netanyahu denunciò la rimozione di quindici chilogrammi di materiale radioattivo da quel sito della capitale iraniana, un magazzino che – secondo l’intelligence israeliana – nei suoi quindici container avrebbe potuto contenere fino a trecento tonnellate di materiali radioattivi riconducibili l programma nucleare degli ayatollah, tuttavia senza specificarne il tipo.

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