Nel pomeriggio di ieri a Nova Gorica i migranti hanno aggredito un tassista, poi uno di loro, armato di coltello e sostenuto dal gruppo degli altri, ha minacciato gli agenti della polizia, che per difendersi hanno dovuto fare ricorso alle armi da fuoco ferendo l’uomo a una gamba.
Nel Paese alpino l’opinione pubblica è critica nei confronti del governo di Lubiana, che non riesce a fronteggiare il problema, inoltre teme l’assunzione di drastiche misure di sicurezza da parte della confinante Italia che potrebbe erigere barriere con filo spinato lungo tutta la linea di frontiera comune tra la regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la Slovenia.
Soltanto alcuni giorni fa, in occasione della celebrazione del 77° anniversario delle battaglie partigiane combattute a Kočevski Rijeka, il presidente dell’Assemblea nazionale slovena Dejan Zidan ha espresso pubblicamente preoccupazione per il fatto chee nuove forme di nazismo e fascismo stanno emergendo in Europa.
«Oggi – ha affermato Zidan – i giovani hanno il dovere morale di ricordare e, soprattutto, di resistere all’emergere di nuove destre nel vecchio continente».