CULTURA, cinema. L’Africa raccontata attraverso il cinema

Al via dall’11 luglio il RomAfrica Film Festival, rassegna cinematografica che vedrà la partecipazione di dodici paesi. In cartellone 10 lungometraggi, 22 cortometraggi, un documentario e una tavola rotonda. Alla Casa del Cinema di Villa Borghese ingresso libero fino all’esaurimento dei posti disponibili

Giunge alla sua quinta edizione il RomAfrica Film Festival, rassegna cinematografica delle opere realizzate nel continente africano. Complessive venticinque ore di programmazione previste nel corso delle quattro giornate della manifestazione romana, nelle quali gli spettatori potranno assistere alla proiezione di 10 lungometraggi, 22 cortometraggi e un documentario, più una tavola rotonda e la consegna di diversi premi.

Dodici i paesi partecipanti, tra di essi l’Egitto, che nella sede della sua Accademia a Roma ospiterà la serata inaugurale dell’11 luglio, alla quale, però, si potrà partecipare soltanto su invito. Per l’occasione ci sarà un esordio musicale della Cairo Opera House e del Teatro San Carlo di Napoli, che faranno da preludio alla proiezione del film “Hepta, sette stadi d’amore”, realizzato del regista egiziano Hadi el-Bagoury, opera che verrà comunque replicata il giorno seguente presso la Casa del Cinema a Villa Borghese.

In quest’ultima, tradizionale sede del RomAfrica Film Festival, avranno poi luogo le successive tre giornate della manifestazione. Tutte le proiezioni verranno effettuate dalle ore quindici nelle sale interne e la sera nel teatro all’aperto, in entrambi gli spettatori potranno accedere liberamente fino a esaurimento dei posti disponibili. Numerosi gli ospiti che interverranno all’evento: Gihane Zaki (direttrice dell’Accademia d’Egitto), Mohamed Ibrahim (distributore del film Hepta, sette stadi d’amore), Sayed Fouad (presidente del Luxor African Film Festival), Hamid Basket (regista del film Le silence des papillons), il cast del film Rwanda, Paolo Minuto (distributore internazionale del film Sofia), Francesca Manno (distributore internazionale del film Farewell Ella Bella) e Luciano Sovena (presidente della Roma Lazio Film Commission).

L’anno scorso il tema del festival è stato l’energia, l’edizione del 2019 vedrà protagonista la donna africana. Il film “Sofia”, di Meryem Benm’Barek, racconta la storia di un matrimonio riparatore fatto per interesse, mentre “Farewell Ella Bella”, road-movie della regista sudafricana Lwazi Mvusi, narra del viaggio di una ragazza verso Johannesburg che  diviene il viaggio della riscoperta del proprio io della protagonista. Con “Wulu”, del maliano Daouda Coulibaly, un ragazzo entra nel mondo dello spaccio della droga allo scopo di riscattare sua sorella dalla prostituzione e guadagnare con facilità il denaro.

Con “Rafiki”, opera di Wanuri Kahiu che concluderà il RomAfrica Film Festival 2019, verrà affrontato il tema dell’amore tra due ragazze keniote all’interno di un contesto sociale ostile. Il 12 luglio, dopo la proiezione del film “Sofia”, il gruppo Bianco Nero e a Colori curerà una tavola rotonda dedicata alla multiculturalità ed etnicità al femminile, ponendosi così l’obiettivo di richiamare l’attenzione dei media sul cinema al femminile in Italia e sul ruolo delle «nuove italiane». Vi prenderanno parte le attrici Ira Fronten, Nadia Kibout e Maria de Sousa, che assieme agli altri relatori, prendendo spunto dal film appena proiettato, discuteranno del ruolo della donna quale emblema di una società in costante evoluzione sia sul piano sociale che su quello culturale.

In programma ci saranno inoltre opere di recente produzione, in anteprima o inedite in Italia, che verranno rappresentate grazie alla partnership con il Festival Panafricain du Cinéma et de la Télévision de Ouagadougou (Fespaco), il Luxor African Film Festival e il Francofilm Festival di Roma. Oltre al documentario “Reaching Terminus” verrà proiettata anche un’ampia proiezione di corti, in parte selezionati dalla Conferenza Permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo (Copeam), che ha rinnovato la sua collaborazione con il RomAfrica Film Festival.

Sabato 13 luglio sarà la volta delle produzioni di giovani cittadini italiani afrodiscendenti, un evento curato dal Collettivo N, realtà artistica e sociale impegnata affinché l’odierno variegato mondo sia rispecchiato nella cinematografia. Infine, domenica 14 luglio una commissione premierà i migliori cortometraggi della sezione Collettivo N, che riceveranno un riconoscimento speciale della Rai (Radio Televisione Italiana), anche quest’anno intervenuta in sostegno della manifestazione. Nella serata di sabato 13 luglio verranno assegnati i primi Italian Black Movie Awards, premi conferiti a talenti di origine africana attivi nell’industria audiovisiva italiana. Si tratta di una novità in senso assoluto mediante la quale si intende valorizzare artisti, tecnici e altre professionalità del settore.

Il premio è nato da un’idea dell’attrice Ira Fronten e conta sul sostegno di Roma Lazio Film Commission, RomAfrica Film Festival, Bianco Nero e a Colori, Asdli, Acmi, Giovanni Pallotta Gioielli. Il RomAfrica Film Festival è un progetto realizzato da Internationalia, Itale20, Le Réseau, Nina International e promosso da Eni; riceve il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Lazio e dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma; tra i media partner figurano la RAI, Africa e Affari e Africa Rivista, mentre la manifestazione riceve il sostegno di Accademia d’Egitto, Roma Lazio Film Commission, Fondazione Cinema per Roma, Kanaga Adventure Tours, inoltre aderisce al circuito festival Spazio Indie della Cna.

È possibile ottenere maggiori informazioni riguardo al programma del RomAfrica Film Festival 2019 visitando il sito Internet www.romafricafilmfest.com.

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