LIBIA, guerra civile. Un jet di Haftar bombarda un centro che ospita migranti: 60 morti e 130 feriti

L’attacco è avvenuto nelle adiacenze della base militare di Dhaman, nella zona di Tajoura, alla periferia orientale di Tripoli. Salvini accusa della strage direttamente il generale della Cirenaica, i francesi nicchiano

È accaduto nella notte, mentre circa duecento persone alloggiate in un hangar della struttura dormivano. Le esplosioni hanno provocato almeno 60 e 130 feriti tra i migranti.

La base di Dhaman era perfettamente nota al comando delle forze che fanno capo al generale Khalifa Haftar, poiché in uno dei suoi depositi le unità fedeli al presidente libico Fayez al-Serraj (legittimamente riconosciuto dalla comunità internazionale) e le milizie di Misurata sue alleate stoccano munizionamento e veicoli da impiegare nella difesa della capitale attaccata dal nemico sostenuto da francesi ed emiratini. Infatti, quella stessa base era stata bombardata un mese fa.

Ma Haftar e suoi colonnelli della Cirenaica sapevano benissimo anche che in uno di quei capannoni erano ospitati dei civili inermi, i migranti che avevano raggiunto la Libia per poi imbarcarsi in qualche modo in Mediterraneo.

Non si tratterebbe quindi di un incidente dovuto al caso, una fatalità, dato che era ben chiaro che in questo modo sarebbe stata messa a repentaglio la vita di persone estranee al conflitto.

Quello che invece resta ancora poco chiaro è quanto la Francia e gli Emirati arabi uniti sappiano e appoggino operazioni del genere. È noto che Haftar gode della protezione di Parigi e di altri attori internazionali, regionali e non.

Non solo, dalle loro basi ciadiane i velivoli militari di Parigi nel recente passato non hanno esitato a decollare per andare a colpire obiettivi in Libia, cioè formazioni e concentramenti di truppe nemiche del generale di Tobruk.

Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini al riguardo si è espresso oggi senza mezzi termini, puntando il dito contro l’ex generale di Muhammar Gheddafi che oggi vorrebbe conquistare Tripoli: «Haftar ha la responsabilità di un attacco criminale – ha affermato Salvini -, mi auguro che non ci sia più nessuno, e non cito i francesi, che per interesse economico e commerciale  bombardi obiettivi civili. Se la comunità internazionale non interviene adesso, cos’altro devono aspettare?»

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