Il disagio sociale esiste, tuttavia – al netto della comunicazione politica – potrebbe essere stato sovrastimato. In ogni caso sarebbe quanto mai necessario intervenire sulle sue cause al fine, se non di eliminarlo del tutto, almeno di ridurne il pernicioso impatto. Una di esse è la bassa scolarizzazione, un’altra sono le difficoltà nel “fare impresa”. Anche in questo caso le responsabilità vanno ascritte sia ai singoli individui che alla scarsa capacità del sistema (pubblico e privato) di offrire opportunità.
Però, a meno di cambiamenti rivoluzionari, permarrà comunque la precarizzazione del lavoro e quindi delle esistenze delle persone. Fattori di rallentamento dello sviluppo, carenza di investimenti, assenza di un welfare universale (per lo meno fino all’introduzione del reddito di cittadinanza), tutto questo ovviamente incide sulla realtà. Di questi temi insidertrend.it ha diffusamente trattato in un intervista con il professor Leonardo Becchetti, docente di economia presso l’Università Roma 2 Tor Vergata, la registrazione audio è fruibile di seguito (A158)