Il decesso si è verificato in tribunale durante un’udienza del processo in cui Morsi era imputato per spionaggio. Egli aveva chiesto e ottenuto di poter intervenire all’udienza, ma al termine di essa si è accasciato al suolo causa di un infarto.
Ingegnere chimico, con un master conseguito presso l’Università della California, Morsi era un leader minore dei Fratelli musulmani (Ikhwan al-Islami), ma questo non gli impedì di venire eletto presidente della repubblica.
Il movimento politico islamista molto influente nel mondo arabo che in Egitto aveva assunto il potere per mezzo di regolari elezioni dopo la caduta di Hozni Mubarak.
Tuttavia, dopo la presa del potere da parte dei militari il movimento è stato duramente represso, numerosi suoi dirigenti sono stati incarcerati, altri hanno trovato asilo all’estero.
L’ex presidente era detenuto in carcere da sei anni per effetto di una condanna a sette anni di reclusione per aver falsificato la sua candidatura in occasione delle elezioni presidenziali del 2012, più volte si è ventilata l’ipotesi che non fosse sottoposto a cure mediche adeguate in ragione delle patologie (diabete in primis, ma anche epatiche e renali) che lo affliggevano. Al riguardo in serata è stata diffusa un denuncia della organizzazione non governativa Human Right Watch.
Nel paese è stato decretato lo stato di emergenza e la tensione è molto elevata.