Promozione della crescita economica, investimenti, scambi commerciali ma in una cornice di inclusione e sostenibilità, questi i principi che hanno informato il primo Africa Eastern Business Forum, organizzato da Confindustria Assafrica & Mediterraneo nella sede di Via dell’Astronomia a Roma, in collaborazione con UNIDO ITPO Italia (l’Ufficio italiano per la promozione tecnologica degli investimenti dell’Onu per lo sviluppo industriale) e con lo studio legale Pavia & Ansaldo.
Malgrado la piaga del terrorismo e dei conflitti, che si va ad aggiungere agli effetti nefasti della desertificazione in atto in alcune regioni del continente, l’economia africana cresce e lo fa a ritmi del 3,5%, con previsioni ancora più ottimistiche per il prossimo futuro.
L’Africa Orientale, in particolare, è stata l’oggetto delle analisi e delle discussioni di oggi, una regione vasta che presenta potenzialità ancora inesplorate e offre quindi opportunità per l’imprenditoria italiana.
Burundi, Isole Comore, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Tanzania e Uganda sono tutti paesi sui quali – seppure in diversa misura e in ragione del loro diverso grado di stabilità – si è concentrato il focus degli operatori economici.
Molto si può fare, ma è necessario un approccio complessivo, una visione di sistema che prenda concretamente in considerazione i numerosi progetti e le richieste di investimenti che dall’Africa provengono al fine di avviare un processo virtuoso che implementi gli sforzi profusi per lo sviluppo.
È noto che il mondo, soprattutto il suo “sud”, è avviato nella direzione di una sempre più spinta urbanizzazione, e l’Africa non fa eccezione. Già esistono metropoli sovrappopolate, ingigantite dall’esodo dalle aree rurali, che dunque necessitano urgentemente di opere infrastrutturali adeguate.
Tuttavia, l’Africa permane ancora una terra a vocazione agricola, dove le difficoltà generate dal clima e dagli uomini vanno certamente superate, ma dove sarebbe possibile intervenire anche con una razionale applicazione dei progressi tecnologici e informatici applicati al settore primario.
Di tutto questo ma anche di altro – come di logistica, porti, trasporti, moda, materi prime ed energia da fonti rinnovabili – si è discusso al Forum, al quale è intervenuto anche il viceministro degli esteri Claudia Emanuela Del Re, che all’indomani della tremenda strage perpetrata in Mali ha rilasciato un’intervista a insidertrend.it, affrontando i temi della cooperazione, dello sviluppo e della sicurezza.
A152 – ECONOMIA, AFRICA: POTENZIALITÀ, OPPORTUNITÀ, CRITICITÀ. La situazione nel Corno d’Africa all’indomani della pace tra Etiopia ed Eritrea, potenzialità e opportunità per il continente descritte dal viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione allo sviluppo CLAUDIA EMANUELA DEL RE; annunciata la prossima “missione di sistema” nel Corno d’Africa, la Farnesina e gli imprenditori italiani in Etiopia, un paese leader nella regione