Hassan Rohani, in un incontro avuto ieri sera con i responsabili dei media iraniani, ha fatto riferimento all’articolo 59 della Costituzione, che prevede la possibilità di ricorrere al referendum popolare su «questioni vitali» per il Paese. Questo è un metodo, ha aggiunto il presidente, che in ogni momento «può fare uscire il Paese da un vicolo cieco e aprire la strada».
Nei giorni scorsi Khamenei aveva criticato pubblicamente Rohani e il suo ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, per avere cercato insistentemente l’accordo sul nucleare del 2015, dal quale gli Usa si sono ritirati lo scorso anno.
Rohani ha quindi invitato i giornalisti a «studiare attentamente» anche l’articolo 134 della Costituzione, secondo il quale è il presidente che «determina il programma del governo e applica le leggi» ed ha dichiarato che «nel 2004 ho chiesto al leader (l’ayatollah Khamenei) di tenere un referendum su questo tema: si disse d’accordo ma con l’elezione di Mahmoud Ahmadinejad si decise di continuare su un’altra strada. Occorre «porre fine alla guerra economica il più presto possibile, perché tutte le sofferenze ricadono sul popolo».