CRIMINALITÀ, stupefacenti. Gela, sequestrate serre di coltivazione marijuana: un arresto

L’operazione è stata condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa. Circa 10.000 piante, trovate in piena fioritura e pronte per la raccolta.

I militari del Comando Provinciale di Ragusa, il 6 maggio 2019, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno individuato e sottoposto a sequestro in contrada Ficuzza (località Feudo Nobile) nel Comune di Gela, una piantagione di cannabis indica costituita da circa 10.000 piante in piena fioritura e pronte per la raccolta.

Le indagini, condotta nei comuni di Gela e di Vittoria, hanno permesso di scoprire tre serre collocate in una vasta area di oltre 6.000 mq in una zona agricola estesa nell’impervio entroterra a ridosso della strada statale che collega i due comuni del ragusano.

Le piante, di un’altezza media tra gli 80 ed i 120 centimetri, erano ben occultate alla vista di eventuali osservatori all’interno di serre mediante una barriera costituita da ortaggi ad alto fusto.

L’operazione, portata a termine dai finanzieri della Compagnia di Vittoria, ha avuto origine dallo sviluppo di informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio effettuati in stretto coordinamento con gli altri reparti del Corpo della Provincia per il contrasto dei traffici illeciti.

Infatti, nonostante tutti gli accorgimenti presi per occultare la presenza della piantagione scoperta, nei primi giorni del mese di aprile i militari avevano raccolto indizi dell’esistenza in quella zona di qualcosa di sospetto.

Per questo sono stati disposti numerosi appostamenti, a seguito dei quali sono stati notati movimenti di parte di alcuni soggetti che, prima di accedere al viottolo che conduce alle serre sequestrate, soprattutto di sera, perlustravano ripetutamente il perimetro al fine di scongiurare la possibilità di essere scoperti.

L’irruzione è scattata nel momento in cui, avuta certezza della presenza della marijuana, è sopraggiunta sul luogo la persona ritenuta responsabile dell’illecita coltivazione, un vittoriese (M.G., classe 1958) con pregiudizi penali specifici, che alla vista dei militari si è dato alla fuga, tuttavia poco dopo è stato tratto in arresto.

La perquisizione successivamente effettuata all’interno della piantagione ha portato alla luce un ingegnoso impianto serricolo dotato di tutti gli accorgimenti necessari a garantire l’ottima riuscita della coltivazione.

Nei pressi delle serre è stata rinvenuta una vasca in cui veniva fatta confluire l’acqua del vicino fiume che, tramite una pompa alimentata da un gruppo elettrogeno, successivamente consentiva la regolare irrigazione della marijuana mediante un sofisticato sistema di tubi che garantiva adeguata acqua a ogni singola pianta.

Un caseggiato rurale situato nelle vicinanze veniva poi utilizzato per la guardiania della piantagione. All’interno di esso sono stati rinvenuti una radiotrasmittente e un binocolo, strumenti utilizzati dai malviventi per sorvegliare l’area circostante.

L’uomo arrestato è stato associato alla casa circondariale di Ragusa e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Intanto proseguono le indagini per identificare le altre persone che hanno fornito la propria manodopera per la realizzazione della piantagione.

Da una stima effettuata sulla base delle prime analisi eseguite dalla ASP di Ragusa, si ritiene che ogni pianta, una volta completata la fase di crescita ed essiccata, avrebbe prodotto dalle 150 alle 220 dosi, per un valore al dettaglio di diversi milioni di euro.

Al momento non è noto se per la colta siano stati impiegati organismi geneticamente modificati, di certo c’è, comunque, che il principio attivo della sostanza prodotta superava l’1%.

I militari del Corpo stanno indagando inoltre sull’eventuale appartenenza della persona arrestata a organizzazioni criminali locali.

 

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