AFRICA, Gambia. Riconciliazione e dialogo: al via le audizioni della Commissione d’inchiesta sulla precedente dittatura

AFRICA, Gambia (10MAR19). Hanno preso avvio il 7 gennaio scorso i lavori della Commissione per la Verità e la Riconciliazione (TRRC) istituita allo scopo di fare luce sulle gravi violazioni dei diritti umani perpetrate durante il periodo della dittatura stabilendo al contempo le eventuali responsabilità in ordine ai crimini commessi. Si tratta di un organismo fortemente voluto dal presidente gambiano Adama Barrow che, di fatto, aveva visto la luce già nell’ottobre 2018, ma che ha iniziato a operare concretamente soltanto da un paio di mesi. Essa è presieduta da Lamin J. Sise, che ha sostituito Abdoulie Morikebba, precedente elemento di vertice. Sise, già alto diplomatico presso le Nazioni unite, ha lavorato al Palazzo di vetro per oltre trenta anni, svolgendo per venticinque il ruolo di principale consigliere nonché stretto collaboratore del segretario generale Kofi Annan. In seguito è stato investito di incarichi anche dai successori di Annan, Ban Ki Moon e Antonio Guterres. Dell’organismo d’inchiesta fanno parte anche quattro donne, tra le quali la vicepresidente, Adelaid Sosseh, inoltre in esso sono rappresentate tutte le comunità etniche e religiose del Gambia. L’istituzione del TRRC è stata approvata all’unanimità dal parlamento di Banjul nel dicembre 2017. La legge gambiana gli conferisce la facoltà di concedere l’amnistia a coloro i quali riconosceranno le loro responsabilità in ordine ai crimini e agli abusi commessi durante il periodo buio della dittatura di Yahya Jammeh, eccezion fatta per chi si è macchiato di crimini contro l’umanità. Jammeh, sconfitto dall’attuale presidente Barrow alle elezioni del 1° dicembre 2016, era andato al potere con un colpo di stato il 22 luglio 1994. Tre anni fa la vittoria dell’opposizione lo colse quasi di sorpresa e, inizialmente, parve che accettasse l’esito sfavorevole delle urne, tuttavia, in seguito decise di mettere in discussione il risultato delle elezioni presidenziali. Barrow, presidente legittimo, venne costretto all’esilio nel confinante Senegal e assunse la carica giurando solennemente come presidente all’interno degli uffici dell’ambasciata gambiana a Dakar il 19 gennaio 2017. Tre giorni dopo, pressato dalla minaccia di un intervento militare in Gambia dei paesi africani aderenti all’ECOWAS, Jammeh annunciò alla televisione di stato di Banjul di riconoscere ufficialmente il suo legittimo successore democraticamente eletto e accettò di lasciare il paese rifugiandosi nella Guinea Equatoriale. Il 26 di gennaio Adama Barrow poté quindi fare rientro nella capitale gambiana.

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