AFRICA, Costa d’Avorio. Gbagbo e Blé Goudé assolti dalla Corte penale internazionale dell’Aia (10MAR19). La Corte penale internazionale dell’Aia ha assolto l’ex presidente ivoriano Laurent Koudou Gbagbo e il suo ex braccio destro Charles Blé Goudé dai reati di crimini contro l’umanità. La sentenza, emessa dalla corte il 15 gennaio scorso, fa seguito al processo intentato ai due uomini politici a otto anni dalla loro cattura, avvenuta nell’aprile del 2011 all’interno del bunker del palazzo presidenziale di Yamoussoukro per mano delle forze Onu e del contingente francese, intervenute in sostegno di Alassane Dramane Ouattara, avversario dell’allora presidente in carica. In seguito i due sono stati estradati all’Aia per essere sottoposti a un processo con l’imputazione di crimini contro l’umanità che, secondo l’accusa, avrebbero perpetrato durante la crisi seguita alle turbolente elezioni svoltesi nel 2010 nel Paese africano, che portò alla morte di oltre 3.000 persone e all’esodo di 5.000 cittadini ivoriani. Non accettando l’esito del voto, Gbagbo – al potere in Costa d’Avorio dal 2000 al 2010 – avrebbe, secondo l’accusa, scatenato l’ondata di violenze gettando così nel caos il suo paese. Ma la corte dell’Aia ha rigettato l’impianto formulato a carico degli imputati, poiché nel corso del dibattimento gli inquirenti non sono riusciti a dimostrare gli effetti diretti degli atteggiamenti assunti al tempo dal presidente uscente mediante i suoi discorsi pubblici come provocatori. In essi il tribunale non ha dunque rinvenuto ordini o istigazioni impartiti ai suoi seguaci affinché commettessero violenze o crimini di natura politica ai danni degli oppositori. Gbagbo nel 2018 era stato condannato alla pena di vent’anni di carcere e al pagamento di un’ammenda di 500 milioni di euro per gravi reati di natura finanziaria dal tribunale di prima istanza della città ivoriana di Abidjan. In precedenza, nel 2015, anche la moglie di Gbagbo era stata condannata alla stessa pena ma per il reato di attentato alla costituzione, poi successivamente scarcerata grazie all’amnistia concessa a ottocento detenuti politici dal presidente Ouattara. In ogni caso, i due imputati assolti resteranno ancora detenuti nel carcere di Schweningen fino a quando non verranno rese pubbliche le motivazioni della sentenza, questo sulla base della specifica richiesta fatta alla corte dalla procuratrice Fatou Bensouda, ex ministro della giustizia del Gambia. Le prossime elezioni presidenziali in Costa d’Avorio sono state indette per il 2020.
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di Redazione Insidertrend