Le forze armate nigeriane hanno comunicato oggi di aver scoperto un articolato piano che, con brogli e sabotaggi, aveva l’obiettivo di alterare il voto delle elezioni legislative e presidenziali indette il 23 febbraio. A organizzarlo sarebbero stati politici disposti ad armare criminali per provocare il caos nei seggi, indossando anche l’uniforme in modo da ingannare la vigilanza.
Una notizia diffusa due giorni dopo che il presidente uscente, generale Muhammadu Buhari, candidato alle prossime elezioni presidenziali, ha rivolto un appello ai militari nigeriani affinché essi non abbiano remore nell’agire contro i complottisti.
«Ho già ordinato alla polizia e all’esercito di essere spietato. Non saremo ritenuti responsabili (…) per coloro che decidono di rubare le schede elettorali o di usare criminali per interferire con il voto», ha aggiunto il capo dello stato in occasione di una riunione del suo partito, il Congresso dei Progressisti (APC).
Il Partito Democratico Popolare (PDP), principale formazione dell’opposizione, ha interpretato queste dinamiche come un sotterfugio che l’ex generale divenuto in seguito capo dello stato intende usare per giustificare possibili massacri.
In Nigeria, come nella maggior parte dei paesi africani, la forza pubblica ha sempre svolto un ruolo cruciale nel gioco politico. Le elezioni generali previste il 16 febbraio sono state rinviate di una settimana per “problemi logistici” dalla Commissione elettorale indipendente (INEC).
Fonte: Africanews