Eni, si rafforza la presenza dell’Eni nel Golfo: incontro tra AD Descalzi e ministro del petrolio Iracheno Al Ghadhban.


 (redazione insidetrend.it; fonte: Eni) Incontro ieri a Baghdad tra il ministro del Petrolio dell’Iraq e Vice Primo Ministro per l’Energia, Thamir Al Ghadhban, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.

L’Ad Descalzi durante l’incontro ha illustrato le attività in corso nel Paese soprattutto alla luce dei recenti e importanti risultati nello sviluppo del giacimento di Zubair che prospettano un ulteriore rafforzamento dei rapporti tra Eni e Iraq sia per quanto riguarda i futuri investimenti, sia nell’ottica di progetti sociali nella regione di Basra che riguardano soprattutto le aree di salute, educazione, accesso all’energia e all’acqua potabile.

Questo incontro segue l’accordo della settimana scorsa di Abu Dhabi con ADNOC per l’acquisizione del 20% di ADNOC Refining, la societa’ di raffinazione degli Emirati Arabi, dalla quale ha acquisito il 20% del valore di 3,3 miliardi, che consentirà al gruppo italiano di incrementare la propria capacità di raffinazione del 35%.  Questa intesa rafforza la presenza dell’Eni nel Golfo che come dichiara oggi significativamente Descalzi (intervistato da ‘Affari e finanza’) «un mercato che per 70 anni è stato esclusiva di Usa, Gran Bretagna e Francia». Descalzi ribadisce che per un gruppo come l’Eni è naturale che ci siano i profitti, gli affari, ma questi non debbono far dimenticare che prima di tutto vengono i valori ed il rispetto delle vite umane. A chi gli chiede se la mancanza di chiarezza della morte di Giulio Regeni crei imbarazzo e difficoltà con i rapporti con un importante partner come l’Egitto, l’AD risponde che «È un dovere di tutti capire cosa e perché è successo, dobbiamo avere risposta alle domande».

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