ISRAELE. Il presidente lituano Saulis Skvernelis incontra Netanyahu, siglato un accordo in materia di cybersecurity. L’incontro ha fatto seguito dalla visita ufficiale del primo ministro israeliano in Lituania che ha avuto luogo in agosto. Il ministro dell’Economia Eli Cohen e il ministro dell’Economia e dell’Innovazione lituana Virginijus Sinkevicius. Nell’occasione è stata perfezionata un’intesa tra i due Paesi in materia di sicurezza cibernetica. Allo specifico riguardo, Netanyahu – la cui famiglia è di origini lituane – ha sottolineato le capacità tecnologiche del Paese baltico, affermando che «la Lituania è una potenza mondiale nella tecnologia laser che produce il 10% degli apparati laser realizzati in tutto il mondo», aggiungendo poi che Israele è impegnato nello sviluppo di tecnologie basate sui laser. L’attuale orientamento in politica estera del governo israeliano è di apertura e collaborazione con numerosi Paesi dell’Europa centrale e orientale in passato appartenenti al blocco sovietico. Il prossimo mese, Israele ospiterà il summit del cosiddetto Gruppo di Visegrad, al quale adersicono Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia. Una politica rispondente alla strategia perseguita dal gruppo dirigente attualmente al potere a Gerusalemme, che vede nel leader del Likud Benjamin Netanyahu la massima espressione. Attraverso la rete di alleanze, cementate attraverso intensi legami economici e diplomatici con i Paesi dell’Europa orientale, il governo israeliano persegue un bilanciamento delle forze nelle sedi internazionali, a fronte del contrasto incontrato dallo Stato ebraico sia in sede Onu che in seno all’Unione europea in particolare sui metodi usati nei confronti dei Palestinesi.