SICUREZZA. Cyberwar, possibili attacchi hacker iraniani in rete

Redazione insidertrend.it, fonte: corriereinformazione.it tramite CORCOM – Secondo l’agenzia Enisa le recenti sanzioni imposte da Bruxelles contro alcuni cittadini iraniani e le incertezze sul futuro dell’accordo sul nucleare siglato nel 2015 intensificheranno lo spionaggio economico dell’Iran. Ma nella “lista nera” ci sono anche Cina e Russia-

L’Iran starebbe per intensificare le proprie attività di cyber-spionaggio a danno dell’Unione europea, con cui le relazioni politiche e commerciali sono deteriorate. L’allarme è stato lanciato dall’Enisa, l’agenzia europea per la sicurezza delle reti. Gli esperti di cybersecurity occidentali considerano gli hacker iraniani tra i principali responsabili degli attacchi cibernetici e delle campagne di disinformazione online degli ultimi anni, si legge in uno studio pubblicato da Reuters a novembre. L’agenzia di stampa afferma che l’Iran usa le armi cibernetiche allo scopo di rafforzare la propria posizione sullo scacchiere mediorientale e su scala globale.

A inizio mese l’Unione europea ha imposto delle sanzioni contro alcuni funzionari iraniani ritenuti connessi ad attentati a personalità politiche in preparazione su suolo europeo (Francia e Danimarca) e con l’uccisione di due dissidenti iraniani in Olanda tra il 2015 e il 2017. Ciò ha fortemente deteriorato le relazioni bilaterali dopo l’apertura inaugurata con lo storico accordo sul nucleare siglato con Teheran nel 2015 che ha permesso di alleggerire le sanzioni contro l’Iran: le misure restrittive dell’Ue contro cittadini iraniani spingeranno probabilmente l’Iran a intensificare gli attacchi cyber sponsorizzati dal governo come parte degli strumenti usati per raggiungere gli obiettivi strategici e geopolitici in Medio Oriente, si legge nel nuovo report dell’Enisa sulle minacce alla sicurezza digitale dell’Unione europea. Parlando all’agenzia di stampa Reuters, un rappresentante del governo di Teheran ha respinto le conclusioni del report dicendo che sono “parte di una guerra psicologica lanciata dagli Stati Uniti e dai loro alleati contro l’Iran”. Nel suo report l’Enisa include gli hacker sponsorizzati dagli Stati come una delle minacce principali alla sicurezza digitale dell’Ue e definisce Cina, Russia e Iran “i tre attori cyber più attivi e attrezzati legati allo spionaggio economico”. I governi di tutti e tre i paesi chiamati in causa hanno più volte negato di condurre cyber-attacchi.

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